

Sguardo dolce, modi gentili e un’insistenza affettuosa che nascondeva un intento ben più subdolo. L’obiettivo? Strappare un sorriso, e subito dopo il portafoglio.
La sua tecnica era sempre la stessa: individuava con attenzione le vittime, tutte donne e uomini over 65, e con un atteggiamento spudoratamente insistente cercava il contatto fisico, avvicinandosi quanto bastava per infilare le mani dove non avrebbe dovuto.
Una strategia infallibile, fatta di finti slanci di affetto e abbracci-trappola, che le permetteva di appropriarsi con destrezza dei beni dei malcapitati, per poi dileguarsi con il bottino.
Il quartiere Casal de’ Pazzi era diventato il suo territorio di caccia. Sempre gli stessi posti, lo stesso copione, le stesse vittime. Ma qualche volta, qualcosa andava storto.
In una delle sue incursioni, la donna aveva individuato un’anziana come prossimo bersaglio, ma questa volta il “gioco” non era andato come previsto. La vittima aveva intuito il raggiro e si era rifiutata di concedere l’abbraccio.
La ladra, sentendo sfuggire la sua occasione, aveva reagito con violenza: l’ha spinta a terra e, prima di fuggire, le ha strappato il portafoglio.
Un episodio che ha acceso definitivamente i riflettori su di lei, spingendo gli agenti del IV Distretto San Basilio ad avviare un’indagine accurata.
Le segnalazioni delle vittime hanno fornito ai poliziotti il primo identikit della ladra seriale. Ma il vero colpo di scena è arrivato dall’analisi delle telecamere di sorveglianza: i filmati raccolti nelle zone dei furti hanno immortalato ogni suo movimento, dalla scelta delle vittime fino al momento della fuga.
A inchiodarla definitivamente, però, sono state le riprese agli sportelli bancomat. Ignara di essere osservata, la giovane si riprendeva le fatiche del “lavoro” prelevando denaro con le carte sottratte poco prima.
La ladra, una 25enne italiana con precedenti specifici, è stata identificata e arrestata. Ora dovrà rispondere di rapina, furto aggravato, ricettazione e indebito utilizzo di carte di pagamento.
Le indagini hanno permesso di smascherare il suo modus operandi, chiudendo la carriera di una truffatrice che aveva fatto della finta gentilezza la sua arma più letale.
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