Municipi: | Quartiere:

Colleferro, sequestrato autolavaggio: lavoratori sfruttati fino a 10 ore al giorno

Sigilli all'attività da parte dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro

Nascosto dietro la parvenza di un normale autolavaggio, a pochi passi dal centro di Colleferro, si celava un sistema fatto di turni massacranti, paghe da fame e condizioni di lavoro al limite della sopravvivenza.

A spezzare questo meccanismo è stato l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma, supportati dalla Stazione locale, che nei giorni scorsi hanno messo i sigilli all’attività su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri.

Secondo quanto accertato, il titolare – un cittadino egiziano di 47 anni – sfruttava due suoi connazionali, regolari sul territorio italiano, costringendoli a lavorare fino a dieci ore al giorno per sei giorni a settimana, in violazione delle norme su orario, riposi e sicurezza. In cambio, ricevevano una paga ben lontana da quanto previsto dai contratti collettivi nazionali.

Le indagini sono scattate dopo un primo controllo da parte del N.I.L., durante il quale era stato già individuato un altro lavoratore “in nero”, un cittadino tunisino, impiegato senza alcuna comunicazione di assunzione. In quell’occasione erano già scattate sanzioni per oltre 9.600 euro tra multe e ammende.

Il secondo accesso ha però svelato un quadro ancora più grave: una vera e propria forma di sfruttamento lavorativo, resa possibile approfittando dello stato di bisogno delle persone coinvolte. Una situazione che ha spinto l’Autorità Giudiziaria a ordinare il sequestro dell’autolavaggio.

L’uomo ora dovrà rispondere di sfruttamento della manodopera e di una lunga serie di violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.


Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento