Categorie: Cronaca Lavoro
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Il gruppo H&M continua a chiudere negozi: lavoratori preoccupati

Lo store abbasserà definitivamente le serrande il prossimo 28 Aprile 2024

Dopo due anni di crisi sanitaria e in un contesto internazionale teso a causa della guerra in Ucraina, il gruppo H&M sta restringendo ancora di più le sue velleità di sviluppo. I lavoratori restano però con il fiato sospeso in attesa di capire che cosa ne sarà del loro futuro occupazionale. L’ultimo giorno di attività è previsto per il 28 Aprile 2024, dopodiché lo store posizionato nel centro commerciale Gran Roma abbasserà definitivamente le serrande.

La disperazione dei lavoratori:

La notizia della dismissione dello store manager e addetti alle vendite l’hanno appresa da alcuni sopralluoghi per la manutenzione dei locali che, passando di mano, saranno probabilmente frazionati. Una doccia fredda con i dipendenti ad esigere una spiegazione dai vertici. “Dopo molti solleciti siamo riusciti ad avere una riunione con i responsabili aziendali che ci hanno confermato l’imminente chiusura, ma la cosa più tragica è che negli altri store della catena non c’è posto per tutti”.

Di 17 addetti alle vendite, dieci con contratto full time e sette con il part time l’azienda ha comunicato ai lavoratori di poterne ricollocare solo sette “ed in più con part time di chiusura”. Questo vuol dire turni di lavoro dal giovedì alla domenica, dalle 16.30 alle 21.30 o  fino alle 22.30 a seconda del negozio di appartenenza. Le destinazioni sembrerebbero essere Valle Aurelia, Maximo e via del Corso.

La disperazione dei lavoratori è tangibile, molti sono arrivati al Gran Roma dopo la chiusura dello store di Guidonia. “Tra di noi ci sono madri e padri di famiglia con mutui sulle spalle. L’azienda si è sempre detta una grande famiglia ma ad oggi non è dato sapere di più rispetto alla certezza della chiusura” sottolineano i lavoratori.

Le prime proposte arrivate non li soddisfano. A qualcuno è stato offerto un cambio di sede, di trasferirsi in un’altra regione d’Italia. “Ma si tratta anche di madri, con figli minori. Qualcuno assiste anche familiari disabili. Non sono condizioni accettabili”. Per chi non sarà ricollocato l’idea è quello di un incentivo all’esodo con 24 mensilità, lo stesso trattamento dei colleghi di Palermo che di recente si sono trovati di fronte alla chiusura del loro negozio. “Ma qui la vita – fanno notare i commessi – ha un costo molto più elevato, la spesa e soprattutto gli affitti sono il triplo”. “Ci stanno mettendo in mezzo ad una strada” dicono i lavoratori.

Il confronto tra azienda e sindacato:

“I nostri dipendenti sono il cuore della nostra azienda e la nostra intenzione è quella di trovare valide soluzioni per ciascuno di loro” assicura H&M. “In questo momento siamo in fase di confronto con le parti sociali e confidiamo in un dialogo aperto e costruttivo per trovare insieme le soluzioni migliori per i nostri colleghi”.

Si muove anche il sindacato che, dopo un primo incontro interlocutorio, fa richieste precise all’azienda. “Insisteremo perchè le condizioni di ricollocazione dei lavoratori siano migliori visto che si tratta di dipendenti per la maggior parte con crontratti full time, ci batteremo perché si trovi posto per tutti all’interno degli store romani di H&M”. Conclude Massimigliano Aglitti della Filcams Cgil.


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