

Il complesso residenziale sorge (o meglio, sorgeva) tra via Eschilo e via Aristofane, nel cuore dell’Axa, quartiere elegante di Roma sud dove da anni vivono attori, calciatori e volti noti
Prometteva una “residenza esclusiva”, immersa nel verde e a pochi minuti dal mare. Una manciata di appartamenti di lusso dal design raffinato, affacciati sul Parco dell’Axa, con prezzi che andavano da 330 a oltre 800 mila euro.
Ma quel sogno, martedì 15 luglio, è stato fermato da un nastro bianco e rosso: la polizia locale ha sequestrato il cantiere del “The Corner”, al centro di un’indagine per presunti abusi edilizi.
Il complesso residenziale sorge (o meglio, sorgeva) tra via Eschilo e via Aristofane, nel cuore dell’Axa, quartiere elegante di Roma sud dove da anni vivono attori, calciatori e volti noti. Un angolo tranquillo e riservato, ora scosso da un’inchiesta che riporta sotto i riflettori una questione mai risolta: quella delle trasformazioni immobiliari ai limiti – o oltre – della legalità.
Tutto ruota intorno a un lotto di 600 metri quadrati. Dove prima sorgeva una villa unifamiliare, è apparsa una nuova costruzione con ben 21 appartamenti. Secondo quanto emerso, la trasformazione dell’immobile – oggi finita nel mirino della Procura di Roma – sarebbe avvenuta con un frazionamento giudicato irregolare dalle autorità. Un’operazione edilizia da manuale che, però, potrebbe aver violato le norme del Testo Unico sull’Edilizia (art. 44 d.p.r. 380/01), con ipotesi di concorso (art. 110 c.p.).
A chiedere lo stop, anche il Consorzio Stradale Centro Residenziale Axa, che insieme a diversi residenti aveva sollevato dubbi e proteste già nei mesi scorsi:
“Il progetto edificatorio ha subito uno stop – ha dichiarato il Consorzio – a seguito delle nostre segnalazioni e delle verifiche delle autorità. La Polizia Locale del Municipio X ha eseguito il sequestro dopo l’abbattimento della villa preesistente.”
Eppure, il “The Corner” era già stato ampiamente pubblicizzato online, con rendering accattivanti, slogan accoglienti e interni da rivista. Gli appartamenti erano già in vendita – e alcuni forse già prenotati – con cifre importanti che puntavano a una clientela d’élite.
Ora però la facciata patinata si scontra con la realtà giudiziaria: cantiere sotto sequestro e indagini in corso per capire come sia stato possibile avviare un progetto del genere in una zona sottoposta a vincoli e regole urbanistiche precise.
La domanda è semplice: com’è stato possibile trasformare una singola villa in 21 unità abitative? È proprio su questo punto che si concentrano le indagini.
A insospettire non solo l’impatto visivo della nuova struttura, che altera la morfologia del quartiere, ma soprattutto la portata urbanistica dell’intervento: un cambio di destinazione che avrebbe richiesto procedure e autorizzazioni diverse da quelle ottenute.
Il caso è diventato simbolico: tra chi difende la possibilità di costruire e riqualificare e chi teme la cementificazione selvaggia che snatura l’identità residenziale dell’Axa.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.