Tragedia sulla via Aurelia: furgone rubato finisce in schianto, morto un fuggitivo

L’inseguimento, durato circa 20 chilometri, era iniziato a Ladispoli dopo la segnalazione del furgone sospetto

Nella notte tra il 29 e il 30 luglio, la via Aurelia è stata teatro di un dramma che ha spezzato una giovane vita. Un inseguimento ad alta velocità tra un furgone rubato e i carabinieri si è concluso in modo tragico con lo schianto del veicolo contro un guardrail.

L’accaduto:

La pattuglia dei carabinieri della stazione Campo di Mare, mentre era in servizio di controllo preventivo, aveva individuato il furgone bianco rubato al chilometro 41 della SS1 Aurelia. Senza accendere le sirene, i militari avevano iniziato a seguire il veicolo a distanza. Il conducente, accortosi della presenza delle forze dell’ordine, ha accelerato in direzione di Roma.

All’altezza dello svincolo Castel di Guido, la velocità eccessiva hanno provocato la perdita di aderenza del furgone, che ha urtato il guardrail e si è capovolto.

L’impatto violento ha lanciato un passeggero, probabilmente uno dei tre uomini a bordo, in una scarpata adiacente alta circa 4 metri. Gli altri due complici sono riusciti a fuggire, abbandonando il loro compagno gravemente ferito.

L’intervento dei soccorsi:

I carabinieri hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Nonostante l’intervento tempestivo del 118 e dei vigili del fuoco, l’uomo, privo di documenti e di età apparente tra i 25 e i 35 anni, è deceduto in ambulanza alle 4:45.

Le cause precise delle ferite rimangono da chiarire, così come se l’uomo sia stato sbalzato dal veicolo o sia scivolato durante la fuga.

Sul luogo dell’incidente, oltre agli agenti della polizia locale di Roma Capitale, è arrivato il gruppo Monteverde per i rilievi e i carabinieri per le indagini tecniche. Il furgone è stato sequestrato. L’auto risultava rubata presso un’azienda edile di Chiusi, in provincia di Siena, e trasportava un ingente quantitativo di rame.

La Procura di Roma ha ordinato l’autopsia:

L’inseguimento, durato circa 20 chilometri, era iniziato a Ladispoli dopo la segnalazione del furgone sospetto. Il pubblico ministero di turno della procura di Roma ha ordinato l’autopsia per fare chiarezza sulle cause della morte.


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