Addio alla ricetta medica bianca: ora si potrà ricevere via email o su WhatsApp
Dal 2025 si dovrà dire addio alla prescrizione medica su carta, per i medicinali di fascia CDal primo gennaio 2025, in Italia tutte le ricette mediche diventeranno elettroniche, compresa la cosiddetta “ricetta bianca” per i farmaci di fascia C, quelli a pagamento diretto come ansiolitici e antidolorifici.
Un cambiamento significativo, introdotto dall’articolo 54 della nuova manovra finanziaria, intitolato appunto “Dematerializzazione delle ricette mediche cartacee per la prescrizione di farmaci a carico del SSN, dei SASN e dei cittadini”, che punta a migliorare la gestione delle prescrizioni e a semplificare la vita a milioni di pazienti, riducendo tempi di attesa e passaggi burocratici.
Questo permetterà ai medici di inviare elettronicamente le ricette, ad esempio via e-mail, tramite WhatsApp, e così via.
Se oggi i pazienti sono costretti a recarsi fisicamente negli studi medici per ricevere la prescrizione cartacea, presto potranno ricevere i farmaci con un semplice codice digitale, proprio come accade già con la ricetta rossa per i farmaci di classe A, quelli coperti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Ma se da un lato questa novità entusiasma molti operatori e associazioni di consumatori, dall’altro emergono preoccupazioni riguardo alla reale prontezza del sistema informatico e all’impatto sulle fasce di popolazione più fragili.
Il segretario regionale della Federazione dei medici di medicina generale Fernando Agrusti, fa sapere: “Nulla in contrario sulla dematerializzazione delle ricette bianche, ma c’è da capire – afferma – se il sistema informatico nazionale sia pronto a gestirla dato che già adesso in tutta Italia funziona con criticità”.
Mentre interpellato da La Repubblica, il segretario del sindacato dei medici di famiglia FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), Silvestro Scotti, in merito alle possibili criticità imputabili al processo di dematerializzazione delle ricette mediche, ha riferito:
“Sebbene l’obiettivo sia di migliorare l’efficienza e monitorare meglio le prescrizioni il rischio è che la misura non tenga conto dell’attuale capacità del sistema informatico di sostenere un carico esclusivamente digitale”.
Ricette digitali per una sanità più veloce e controllata, ma con qualche cautela:
Insomma, il cambiamento è epocale, e ben 35 milioni di italiani sono già inseriti nel sistema del Fascicolo Sanitario Elettronico. La strada è tracciata: la sanità italiana si sta trasformando per offrire più comodità e sicurezza, ma la sfida sarà quella di garantire che tutto funzioni davvero.
Se il sistema informatico reggerà e verrà dato supporto alle fasce più vulnerabili, le ricette digitali potrebbero rappresentare un passo importante verso una sanità più moderna e accessibile.
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