Clochard, Ecoitaliasolidale: “Fare di più per non assistere a nuovi decessi per il freddo”
Ora e subito sacchi a pelo e tecnostrutture riscaldate per i tanti senza fissa dimora di RomaLa neve è arrivata sino alle porte di Roma, nei comuni dei Castelli, le rilevazioni meteo dimostrano che le temperature stanno diventando sempre più basse anche nella Capitale ed i tanti senza fissa dimora rischiano di morire in strada.
Già è avvenuto in questi giorni il primo decesso del 2023, probabilmente proprio per le basse temperature, nei pressi di Porta Maggiore.
E’ inaccettabile morire di freddo, peraltro durante condizioni metereologiche già note da giorni e per questo anche oggi vogliamo nuovamente lanciare un appello chiedendo alle Istituzioni di fare di più rispetto al “piano freddo” che proseguiamo a considerare insufficiente a Roma.
E’ quanto dichiarano in una nota Piergiorgio Benvenuti e Giuliana Salce, rispettivamente Presidente e Responsabile per il Lazio del Movimento Ecoitaliasolidale che da anni si stanno battendo per dare una adeguata soluzione a chi non ha una fissa dimora nella Capitale.
Ricordiamo come sono sempre in aumento i senzatetto presenti nella Capitale, oltre 22mila, ben il 20% in più rispetto all’anno precedente. C’è anche un 24% di italiani, e ad oggi a disposizione ci sono solamente 2778 posti per la notte, 105 durante il giorno e 1878 pasti grazie ai servizi di Roma Capitale, del Terzo settore, parrocchie e associazioni.
Se il nuovo piano, illustrato in Campidoglio lo scorso 13 dicembre dall’attuale Amministrazione Gualtieri, punta ad arrivare a 1.000 nuovi posti entro la fine del mandato, cioè entro il 2026, significa che ad oggi è totalmente insufficiente e che per arginare questo problema sociale si debbono attendere ancora due anni e purtroppo sono possibili nuovi episodi tragici.
Chiediamo un intervento immediato per far fronte alle cattive condizioni metereologiche di questi giorni che sicuramente stanno mettendo a dura prova chi non ha un tetto per ripararsi, chiediamo la distribuzione di sacchi a pelo e coperte, la realizzazione immediata di tensostrutture riscaldate per far fronte all’ondata di gelo che sta interessando anche la Capitale.
Interventi da mettere in campo subito perché abbandonare gli “invisibili” con queste temperature basse, vuol dire far rischiare la vita a chi ha solo un cartone per giaciglio.
Bisogna intervenire ora e subito -concludono Salce e Benvenuti- e siamo già in ritardo perché già vi è stata la prima vittima di questo anno, e non vorremmo proseguire con una stagione di dolore come negli anni passati.