Categorie: Atomi di attimi
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L’altalena del Gazometro

Su questa altalena più di 25 anni fa una bambina di nome Patrizia giocava serenamente quando un giorno una delle sue amichette, di cui nessuno ricorda ne il nome ne la faccia, decise di spingerla più energeticamente… e fu in quello slancio che la Patrizia perse il controllo della sua vita…
volata via dall’altalena si trovò a ruzzolare giù per le rive del Tevere e dopo essere stata svenuta per due giorni sulla sponda dell’ormai ex biondo fiume… si risveglia grazie alle attenzioni amorose di un cane randagio… la bambina ancora stordita timidamente apre gli occhi… e comincia a vedere delle figure… piano piano comincia a mettere a fuoco… qualcosa… quel qualcosa è il gazometro…
da quel momento la sua vita si svolge ai piedi del gazometro… cresce e si ritrova… oggi… dopo tanti anni da quel brutto giorno a venerare quella struttura che per lei vuole dire la vita… ogni giorno da quel dì la Patrizia va e saluta quel che per lei è più del Colosseo… della torre Eiffel… di San Pietro… della torre di Babele… del torrone con nocciole… della ruota panoramica del Luneur… del Empire State Building… di Ankorwat… del Big Ben… del museo d’Orsay… della bici graziella… più del tavolo da mare anni settanta con la dama disegnata… … la Patrizia divenne conosciuta come "la matta del gaz"… (gaz = gazometro)… i romani la chiamano amichevolmente… … ‘la gazzara’.

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