

Nelle prossime settimane, Roma presenterà il Bici Plan, un progetto ambizioso che prevede circa 850 km di piste ciclabili, comprese sei tratte già finanziate dal Pnrr
Durante la seduta della Commissione capitolina Pnrr tenutasi martedì 22 ottobre, è stata presentata una visione ambiziosa per la mobilità ciclistica a Roma, con l’annuncio di nove nuove piste ciclabili finanziate grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e l’imminente arrivo del Bici Plan.
L’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè ha condiviso dettagli sul progetto che segnerà un passo significativo verso una città più sostenibile e a misura di ciclista.
Le nuove piste ciclabili confermate rappresentano un investimento di oltre 10 milioni di euro e collegano diverse aree strategiche della capitale. Tra i progetti spiccano:
Dopo un periodo di stop, i lavori per la ciclabile Città Universitaria-Termini sono pronti a ripartire e, come assicurato da Patanè, “finiranno in tempo”. Parallelamente, si stanno studiando i dettagli per la cantierizzazione delle tratte viale Oceano Pacifico-Atlantico e viale de Coubertin-via Gaudini-Pilsudski, con l’obiettivo di garantire una rapida implementazione delle opere.
Entro marzo 2025, partiranno anche i lavori per le ciclabili Giustiniano Imperatore, Ostiense-Metronio, e Magliana-Villa Bonelli, mentre per la XXI Aprile-viale delle Province il via è previsto per la seconda metà del 2025.
Ma non è tutto: l’assessore ha anche rivelato che entro la fine del mese inizieranno i lavori del secondo lotto del Grab, il Raccordo Anulare delle Biciclette, con il terzo lotto che partirà entro la metà del 2025, portando a completamento il progetto entro il 2026.
Questo anello ciclabile avrà un ruolo fondamentale nel connettere le diverse aree della città e incentivare l’uso delle biciclette.
Nelle prossime settimane, Roma presenterà il Bici Plan, un progetto ambizioso che prevede circa 850 km di piste ciclabili, comprese sei tratte già finanziate dal Pnrr.
Patanè ha chiuso il suo intervento con una riflessione significativa: “Roma non è fatta per le bici? Ribalterei l’idea: via Giulia e piazza Navona non sono fatte per le auto.
Oggi, con le bici elettriche, le distanze e le altimetrie sono state appianate. Non è un problema di meteo o altimetria, ma culturale”.
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