Stop agli sfratti durante il Giubileo: approvata una mozione in Campidoglio

L'atto di indirizzo presentato da Sinistra Civica ecologista e Verdi. Sollecitata anche l'applicazione del Piano Casa già approvato dal Comune nel 2023

Il problema abitativo nell’ultimo anno diventa sempre più preoccupante, ed inizia ormai a colpire non più solo chi è in lista per una casa popolare da anni, ma anche le famiglie di reddito medio-basso, che non riescono più a trovare una casa disponibile in affitto.

Complice, anzi diremmo protagonista principale, il Giubileo del 2025 che si aprirà tra poco più di un mese (la notte del 24 dicembre), e che l’anno prossimo vedrà milioni di turisti-pellegrini arrivare nella Capitale. Un turismo mordi e fuggi che – come accade per questi eventi – non si trattiene nella città per più di qualche giorno.

E questo per i proprietari di casa viene visto come una potenziale miniera d’oro, che stride con i contratti medio-lunghi che invece interessano la maggior parte delle famiglie.

Inoltre, capita abbastanza spesso in questo periodo che lavoratori e famiglie vengano letteralmente invitati caldamente ad andarsene (eufemismo per “essere cacciati”) dai proprietari per poter quindi convertire il proprio appartamento in ottica di affitti brevi per il periodo giubilare.

Motivo per cui è stata presentata in Campidoglio (ed approvata) una mozione dei tre consiglieri capitolini Alessandro Luparelli, Michela Cicculli (del gruppo di Sinistra Civica Ecologista) e Ferdinando Bonessio (Europa Verde Ecologista) per sensibilizzare il Sindaco su un tema divenuto ormai determinante nella vita di migliaia di famiglie romane.

“Gli sfratti esecutivi in città già in aumento negli ultimi anni” recita tra l’altro l’atto approvato “potrebbero incrementare ulteriormente in questo periodo, comportando una grave emergenza sociale e abitativa, che va a ingrossare il numero di persone senza dimora” A ciò va aggiunto, come riportato nella mozione, che il Governo ha eliminato il fondo per il contributo all’affitto, che supporta i nuclei con difficoltà nel pagare il canone.

Tale fondo, definito con Decreto Legge 102 del 2013, noto anche col nome di “Fondo per morosità  incolpevole” consentiva a chi si trovava in difficoltà di non essere esposto allo stato di morosità e in conseguenza a un’ordinanza di sfratto, cosa che ora non potrà più essere evitata in assenza di tale strumento di supporto.

I due consiglieri del gruppo SCE promotori dell’atto – Luparelli e Cicculli –  dichiarano in una nota: “Quello approvato è un atto importante perché chi perde casa in questo periodo difficilmente riesce a collocarsi in un’altra abitazione. Il tema del diritto alla casa prende pieghe sempre più inquietanti in una città in cui ormai trovare un appartamento per affitto a lungo termine è diventato un problema non solo delle fasce più fragili.

Con l’avvicinarsi del Giubileo notiamo un cambiamento repentino nell’andamento dei B&B, con un aumento di alloggi che passano dal mercato degli affitti a lungo termine a quello degli affitti a breve termine e case vacanze. Chiediamo, per l’ennesima volta, al governo nazionale strumenti adeguati a rispondere alla pressione dell’overtourism, intanto, con l’ approvazione in consiglio comunale della mozione sul blocco degli sfratti, stiamo dando un segnale alla città“.


La situazione a Roma è altamente preoccupante” concludono i due consiglieri nella loro nota “e riguarda non solo l’occupante o chi perde il lavoro, o anche chi non usufruisce del contributo della morosità incolpevole, ma ormai anche chiunque sia alla scadenza di un contratto di locazione che, sempre più spesso, non viene rinnovato perché è aumentata a dismisura la conversione degli appartamenti privati in case vacanze e B&B

In aggiunta alla mozione approvata, i gruppi di Sinistra Civica Ecologista e Verdi sollecitano l’attuazione del Piano Casa approvato in Campidoglio nel luglio 2023, nel quale veniva prevista l’istituzione di due strumenti: l’Osservatorio della condizione abitativa a Roma e l’Agenzia sociale per l’abitare.

Il primo con funzione di monitoraggio ed elaborazione di nuove strategie nel campo dell’abitare; la seconda con l’obiettivo di “sperimentare nuove forme di welfare abitativo, gestire un fondo di garanzia e definire le azioni sull’edilizia sociale

In questo quadro, appare centrale la richiesta, contenuta nella mozione approvata, per spingere tutti i soggetti coinvolti su questo tema, ossia Roma Capitale, Ater, la Prefettura, gli uffici giudiziari, l’ordine degli avvocati e le associazioni degli inquilini a riprendere “il tavolo di confronto finalizzato alla stesura di un protocollo per regolamentare l’esecuzione degli sfratti, graduandoli ed evitando situazioni di emergenza sociale” per mettere mano ad una situazione ormai non più sostenibile per una grande fetta di popolazione romana.


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