“I grandi assassini: Barbablù. La contessa Bathori”

Al Seminario del Prof. Antonio Saccà, presso il centro anziani Portonaccio ed il centro culturale Gabriella Ferri, in Roma

Prosegue, con crescente successo, il Seminario del Prof. Antonio Saccà, dedicato a: “Eroi. Santi. Capi. Dannati”.

Martedì 10 dicembre 2019, alle ore 17.00, presso il centro anziani Portonaccio, in via F. Meda 147; e mercoledì 11 dicembre 2019, alle ore 17.15, presso il centro culturale “Gabriella Ferri”, con ingressi sia da via G. Galantara 7 che da via delle Cave di Pietralata 76 (con possibilità di parcheggio interno), il Prof. Saccà ci parlerà di: “I grandi assassini: Barbablù. La contessa Bathori”.

Barbablu è una fiaba trascritta da Charles Perrault nel XVII secolo che fece la sua prima apparizione nella raccolta Histoires ou contes du temps passé, nella precedente versione manoscritta intitolata I racconti di Mamma Oca, nel 1697.

Benché la versione di Perrault avesse un tono evidentemente pedagogico, che ammoniva i lettori soprattutto a non lasciarsi guidare dalla smodata curiosità, la vicenda del sanguinario uxoricida nell’immaginario collettivo finì per essere presto associata all’idea del serial killer, al punto che quello di Barbablù divenne il soprannome affibbiato ad alcuni reali assassini seriali, come per esempio Henri Landru.

La contessa Bathori, soprannominata la Contessa Dracula o Contessa Sanguinaria (7 agosto 1560 – 21 agosto 1614), è stata una serial killer ungherese.

Lei e quattro suoi collaboratori furono accusati di aver torturato e ucciso centinaia di giovani donne. Le vittime oscillerebbero tra le 100 accertate e altre 300 di cui era fortemente sospettata all’epoca.

Secondo un diario, trovato durante la perquisizione in casa sua, le vittime sarebbero 650; e ciò farebbe di lei la peggiore e più prolifica assassina seriale mai esistita; ma gli storici tengono per vera la stima delle 100/300 vittime e sono scettici circa la veridicità e/o esistenza di questo diario.

Nelle immagini: Barbablù e la contessa Bathori (fonti e immagini tratte da Wikipedia).

 

Pericle Eolo Bellofatto


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