Le edicole storiche di Roma non chiuderanno: si lavora per una ricollocazione

La causa principale di questa revisione è legata all'incompatibilità delle attuali postazioni con le norme del nuovo codice della strada, che impone rigidi standard di sicurezza

Roma, con il suo affascinante intreccio di storia, cultura e tradizione, è sempre stata una città in continua evoluzione. Eppure, c’è un aspetto che sembra sfuggire alle grandi trasformazioni che la Capitale sta vivendo: le sue edicole storiche.

In questi giorni, la tensione è palpabile tra i giornalai del Centro, preoccupati per il futuro delle loro attività. Ma la realtà, come spesso accade nella città eterna, è più complessa di quanto appaia.

Alla vigilia di un importante vertice che si terrà domani in Regione, il messaggio che giunge dal Municipio I, tra caos e confusione: appare quello della salvezza per l’attuali 25 edicole storiche del Centro di Roma, e non la chiusura come si era inizialmente temuto.

Il termine “chiusura” sembra quindi non essere più appropriato per descrivere l’operazione in corso. La parola giusta è ricollocazione.

L’obiettivo: trovare soluzioni alternative per preservare queste attività storiche e allo stesso tempo garantire la sicurezza in una città sempre più caotica e pericolosa per pedoni e ciclisti.

La causa principale di questa revisione è legata all’incompatibilità delle attuali postazioni con le norme del nuovo codice della strada, che impone rigidi standard di sicurezza.

Un passo necessario, considerato il numero crescente di incidenti, soprattutto tra pedoni e scooteristi, in una città in cui la guida spesso non rispetta le regole. Nessun collegamento con la Direttiva Bolkestein o il piano del commercio 2025: qui si parla solo di sicurezza.

Le edicole storiche nel mirino

Al centro delle modifiche, ci sono anche alcune delle edicole più iconiche di Roma, come quella di piazza Colonna e piazza Navona.

Ma non solo: i cambiamenti coinvolgono anche chioschi storici in luoghi come piazza Trilussa, via XX Settembre, piazza dei Cinquecento, via De Petris, via Boncompagni, e molti altri angoli celebri della Capitale.

Il Municipio è già al lavoro per individuare le soluzioni migliori, analizzando con attenzione le mappe delle strade e delle piazze coinvolte. Un compito non semplice, visto che il centro storico di Roma è costellato di monumenti, palazzi storici e aree soggette a vincoli da parte della Soprintendenza e della Questura, che impongono restrizioni per motivi di sicurezza.

Un cambiamento più ampio: decoro e congruità dei prodotti in vendita

La revisione non si limita alle edicole, ma interessa tutte le postazioni commerciali autorizzate su strada. Il Municipio, infatti, intende migliorare il decoro urbano e la congruità degli articoli venduti in queste postazioni.

In alcuni casi, infatti, gli articoli esposti non rispecchiano esattamente la vocazione tradizionale di un’edicola.

Questo è solo l’ultimo capitolo di un lungo percorso di riordino che ha già visto la lotta contro i “tavolini selvaggi” dei dehors e l’attenzione per un aspetto più curato e ordinato delle nostre strade.

La crisi delle edicole: un settore in profonda difficoltà

La questione delle edicole è particolarmente delicata, vista la crisi che il settore sta attraversando da anni. Come ha sottolineato Ermanno Anselmi, coordinatore nazionale della Fenagi-Federazione nazionale giornalai, il mercato della vendita di prodotti cartacei è in forte declino.

Negli ultimi 30 anni, siamo passati da una vendita di 10 milioni di copie al giorno a circa un milione oggi”, ha dichiarato Anselmi, evidenziando la gravità della situazione.

Nonostante il segnale positivo delle misure messe in campo dal governo, con 17 milioni di euro destinati alle edicole, la cifra appare insufficiente per i 25.000 punti vendita in tutta Italia. Tuttavia, Anselmi ha accolto con favore l’attenzione mostrata dal governo, in attesa ora di un decreto ministeriale che possa supportare davvero il settore.

Il futuro delle edicole romane: un equilibrio delicato

Mentre il Municipio lavora per trovare una soluzione che coniughi sicurezza, decoro e continuità del servizio, il futuro delle edicole romane sembra essere più che mai un equilibrio delicato.

Le soluzioni proposte, purtroppo, non saranno facili da mettere in atto, ma è chiaro che il dialogo con le istituzioni è fondamentale per garantire che queste storiche attività non scompaiano del tutto. Il lavoro delle edicole, soprattutto nel centro di Roma, rappresenta un presidio di informazione e cultura che non può essere ignorato.

Così, mentre la Capitale cerca di risolvere un nodo complesso, resta aperta una domanda: riusciranno le edicole storiche a resistere alla tempesta, trovando un nuovo spazio che rispetti le normative senza compromettere la loro identità e il loro ruolo fondamentale nella città?


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