Monza-Lazio 0-1: sesta vittoria di fila della squadra romana
La Lazio espugna lo U-Power Stadium di Monza e vola al secondo posto in classificaMomento magico per la Lazio che – dopo aver consolidato in settimana il primato nella classifica europea – prova, in trasferta all’U-Power Stadium di Monza, a confermarsi all’apice della classifica del campionato italiano.
La partita è l’ultima tappa di una sequenza di sette partite giocate in 21 giorni, in cui i biancocelesti hanno collezionato un bottino di ben sei vittorie.
Grande ruolino di marcia, dunque, ma anche grande stanchezza per i tanti impegni ravvicinati.
Forse per questo lo stesso Baroni schiera una squadra sulla carta più prudente, inserendo un centrocampista in più e un trequartista in meno. Per questo motivo niente solito 4-2-3-1 e avanti invece con un più equilibrato, ma soprattutto compatto, 4-3-3.
In questa formula Vecino è l’uomo aggiunto a centrocampo e Castellanos quello sacrificato in attacco. Gioca invece Dia al centro del tridente avanzato, con Pedro a destra e Zaccagni a sinistra.
Vecino si inserisce nei 3 centrali con Rovella e Guendouzi ai suoi fianchi. Classica linea a 4 per la difesa: Marusic e Tavarez sulle fasce, Romagnoli e Gila al centro a protezione di Provedel.
Nesta risponde con un 3-4-2-1 dove Maldini e Mota agiscono alle spalle di Djuric. Chance per Bianco nella linea centrale al fianco di Bondo, con Pereira e Kyriakopoulos liberi di muoversi sulle fasce. Il terzetto di difesa è invece composto da Izzo, Marì e Carboni, davanti a Turati.
La Lazio tiene il pallino del gioco per 60 minuti creando diverse occasioni. La prima è una imbucata di Dia che riceve all’interno dell’area di rigore e con il mancino prova a colpire, ma Turati risponde con un bel colpo di reni.
La Lazio comincia a macinare gioco e per il Monza inizia l’affanno, testimoniato da due cartellini gialli entrambi sventolati dall’arbitro ai lombardi per falli commessi per scongiurare pericolose ripartenze della Lazio. Il primo per Pereira, che entra in ritardo su Nuno Tavares, il secondo su Andrea Carboni, che atterra Pedro ormai sfuggito sulla fascia destra.
Circa alla mezz’ora rilancio diretto di Provedel che pesca Zaccagni in ottima posizione al centro dell’area avversaria, il quale prova a servire Pedro ma con poca fortuna. È sempre Zaccagni, qualche minuto dopo, che dalla sinistra, con un potente tiro a giro, prende il palo. La successiva ribattuta di Pedro è imprecisa e la palla finisce sul fondo.
Il goal è nell’aria e si concretizza al trentaseiesimo: Pedro sradica la palla ad un avversario sulla trequarti e la consegna a Guendouzi che a sua volta pesca Zaccagni al vertice dell’area sinistra, ancora tiro a giro e questa volta niente da fare per Turati.
La Lazio chiude il primo tempo cercando di consolidare il proprio vantaggio ma senza successo, pur riuscendo a confezionare ancora delle buone occasioni in particolare, con il portoghese Nuno Tavarez.
Male invece il Monza che non riesce mai nel corso del primo tempo ad impensierire Provedel.
Il secondo tempo si apre così come era finito il primo, con la Lazio in totale dominio del campo e un Monza che sembra in difficoltà a mantenere il ritmo dei capitolini.
Dopo una pericolosissima iniziativa di Marusic, con un cross che attraversa tutta l’area del Monza, arriva al cinquantaduesimo l’occasione per Rovella di festeggiare la convocazione in nazionale con il primo goal alla Lazio con un potente tiro dal limite che trova però la risposta di Turati.
A questo punto Nesta decide di cambiare e passa dal 3-4-2-1 iniziale ad un 4-3-2-1 inserendo il centrocampista Pessina al posto del centrale difensivo Carboni. La mossa è azzeccata, perché la Lazio comincia a trovare difficoltà nella manovra e il Monza sale di ritmo e di pericolosità.
Il momento di fuoco del Monza si concentra tutto tra il sessantottesimo e il settantaduesimo quando la Lazio prima si salva con un intervento di Tavarez su Dani Mota, poi sul colpo di testa di Izzo da calcio d’angolo con Provedel che fa buona guardia, e per finire con Maldini che spara alto un invitante cross di Kyriakopoulos.
Negli ultimi minuti, anche se la pressione del Monza è costante, è la Lazio a sfiorare in un paio di occasioni il raddoppio.
La partita finisce con un fallo di punizione a favore del Monza procurato da Gigot entrato da pochi minuti. Al tiro va Caprari ma la palla si infrange sulla barriera dei biancocelesti che chiudono la partita con il secondo clean sheet della stagione.
La Lazio, bella per un’ora, paga forse negli ultimi trenta minuti lo sforzo compiuto con il Porto in Europa League (solo giovedì scorso) e soprattutto le sette partite giocate in ventun giorni.
Il Monza al contrario, in balia degli avversari per un’ora, si sveglia negli ultimi trenta minuti, soprattutto grazie ai cambi ma ancor di più al cambio di modulo, con il passaggio alla difesa a quattro che offre maggiore densità a centrocampo.
La Lazio con questa vittoria sale a venticinque punti in compagnia di Inter Fiorentina ed Atalanta e ad un solo punto dalla capolista Napoli.
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