Nuova rete fognaria a Tragliatella

L’intervento di 1,2 milioni sarà realizzato da Acea Ato 2. Inizio lavori entro fine 2024

Il quartiere Tragliatella, nel Municipio XIV, sarà collegato definitivamente alla rete fognaria. Nell’ultima Giunta capitolina è stato approvato il progetto grazie a un investimento di circa 1,2 milioni di euro di Roma Capitale. Le operazioni prevedono la bonifica e il completamento della rete fognaria esistente che si svilupperà su 1,3 chilometri.

Acea si è resa disponibile a effettuare gli interventi necessari per prendere in carico la rete e collegarla al ‘Depuratore Tragliatella’ che è già stato realizzato. Le strade che saranno servite con la nuova tubazione sono via Pettenascovia Invorio, via Arborio, via Venaria, via Zubiena, via Andezeno, e via Alpette.

Da oltre un anno stiamo lavorando a questo intervento – commenta l’assessore ai lavori pubblici Ornella Segnalini -, per portare a termine tutto il complesso iter necessario per risolvere una questione sospesa da troppi anni.

È stato un lavoro di squadra, ringrazio gli uffici per avere trovato tutte le soluzioni e Acea Ato 2 per il supporto costante in questa operazione come nelle altrettante che stiamo portando avanti in altre periferie.

Con questo atto, grazie a un importante investimento di Roma Capitale, possiamo finalmente dare avvio a un cantiere che riporterà equità sociale in un quartiere che da tempo meritava una risposta a un bisogno primario”.

Questo intervento si inserisce in un enorme sforzo che, come Amministrazione, stiamo compiendo per dotare molte periferie innanzitutto delle condizioni funzionali a garantire i necessari e obbligatori livelli igienico-sanitari, mediante l’attuazione di ciascuna delle opere pubbliche indispensabili già originariamente previste e che i cittadini attendono spesso da decenni” spiega l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia.

Si tratta di territori sorti senza pianificazione – dichiara ancora Veloccia – a bassa densità abitativa e per tutto questo spesso carenti persino dei servizi primari.

Ricordo che quasi un milione di romani vive al di fuori del Grande Raccordo Anulare e che le sole Zone O e i toponimi coprono un territorio di oltre 6 mila ettari con più di 400 mila residenti.

Per affrontare questa emergenza troppo a lungo accantonata bisogna coniugare l’attività di pianificazione e programmazione con la concreta e diretta realizzazione delle opere pubbliche, cercando di far stare insieme la scala locale degli interventi immediati e diffusi nei quartieri con una visione strategica che guarda alla città e al suo futuro”.


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