

Report dell'iniziativa di sabato 26 ottobre 2024 presso Agricoltura Capodarco nella Tenuta
Sabato 26 ottobre, presso Agricoltura Capodarco alla Tenuta della Mistica si è svolta un’iniziativa organizzata da Municipio V e Laboratorio di Studi Urbani “Territori dell’Abitare” (LabSU), del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) dell’Università “Sapienza” di Roma sul futuro del Parco pubblico della Mistica e Asse dell’Acquedotto Alessandrino.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di aprire una discussione tra tutti gli attori interessati alla realizzazione del Parco: cittadini, comitati, organizzazioni, concessionari dell’area, rappresentanti istituzionali dell’amministrazione municipale e comunale, università.
Molto partecipato sia da cittadini che da rappresentanti istituzionali, l’incontro ha ampiamente analizzato e discusso le prospettive aperte dalla Delibera n. 36 del 19 marzo 2024 (“Istituzione Cabina di Regia per una nuova progettazione integrata e multidisciplinare relativa alla Tenuta della Mistica”), con particolare riferimento alle criticità attuali e alla necessità di attuare gli strumenti previsti dalla Delibera – in particolare, il “Forum di cittadini e associazioni” che dovrebbe affiancare la Cabina di Regia e il Tavolo Tecnico interdipartimentale, già istituiti, nel processo di pianificazione e attuazione del Parco pubblico della Mistica.
La Delibera in questione prevede infatti la realizzazione di un Parco naturalistico e archeologico di 77 ettari nelle aree di proprietà comunale della Tenuta della Mistica, atteso da più di 20 anni.
Vicende pregresse della Tenuta della Mistica
La Delibera di Assemblea Capitolina n. 36 del 19 marzo 2024 (“Istituzione Cabina di Regia per una nuova progettazione integrata e multidisciplinare relativa alla Tenuta della Mistica”) prevede la realizzazione di un Parco naturalistico e archeologico di 77 ettari nelle aree di proprietà comunale della Tenuta della Mistica, predisponendo e istituendo a tal fine gli opportuni strumenti e organismi.
La realizzazione del Parco pubblico della Mistica è un’opera attesa da quasi vent’anni, giacché era prevista dall’Accordo di programma “Casetta Mistici” (Delibera n. 79 del 18 aprile 2005) che ha sancito il passaggio al Comune della proprietà dell’area, ed è stata nel corso del tempo più volte sollecitata dai comitati locali e dalle associazioni ambientaliste – e in ultimo nella recente “Lettera aperta” di Italia Nostra e WWF Roma e Area Metropolitana del 31-05-2024 per la “realizzazione dei parchi della periferia Est già approvati da decine di anni”.
Oltre a prevedere “la creazione di un parco archeologico naturalistico dell’estensione di circa 75 ettari da cedere all’Amministrazione Comunale”, al fine di tutelare “i valori storico archeologici, paesistici presenti nell’area (Acquedotto Alessandrino, Muraccio del Rischiaro, Fosso di Tor Tre Teste)”, l’Accordo in variante al PRG del 2005 autorizzava gli ex proprietari dell’area a realizzare un “polo di servizi alle attività produttive per complessivi m. 130.000”, che si sarebbe infine convertito nel Centro Commerciale “Gran Roma” di circa 40.000 mq, nonché nei limitrofi “hotel Hampton” e “Borgo Mistica”, un centro benessere con piscina.
Ad oggi dunque, il privato ha saputo perseguire i suoi interessi, mentre l’interesse pubblico non ha ancora trovato attuazione. Invece di realizzare il Parco, il Comune ha affidato in concessione a diverse organizzazioni di privato sociale una porzione della Tenuta (33 ettari), lasciando in custodia agli ex proprietari la cospicua porzione restante (44 ettari).
Il risultato è stato perciò che di tutta l’area pubblica (77 ettari), la porzione che si è resa liberamente fruibile e accessibile al pubblico è meno di mezzo ettaro, cioè lo 0,5 per cento di tutta l’area.
Il LabSU – Laboratorio di studi urbani “Territori dell’abitare” dell’Università “La Sapienza” di Roma (DICEA) si sta impegnando insieme al Comune e al Municipio V per dare finalmente attuazione al progetto di Parco previsto dall’Accordo del 2005.
L’interesse del LabSU per la Mistica si sviluppa a partire da un’attività laboratoriale realizzata nel corso del 2023 in collaborazione con il Dipartimento di Programmazione e Attuazione Urbanistica (PAU) con la finalità di produrre un masterplan partecipato di un ambito che è stato denominato “Asse di valorizzazione culturale ed ecologica Parco della Mistica – Acquedotto Alessandrino”.
Il Laboratorio partecipativo, infatti, si è dato l’obiettivo di avviare il processo di attuazione del Parco della Mistica nel quadro di un più ampio progetto urbanistico che andasse in parte a compensare il fallimento dei due PRINT ricadenti nei quartieri limitrofi, Alessandrino e Tor Tre Teste: l’integrazione del Parco di Tor Tre Teste e del Parco della Mistica in un unico grande Parco pubblico di 140 ettari, da collegare ai quartieri Alessandrino e Centocelle tramite un percorso ciclopedonale da realizzare lungo lo straordinario Asse di valorizzazione dell’Acquedotto Alessandrino.
Il Laboratorio Centocelle – Mistica ha facilitato o conseguito una serie di importanti risultati, tra cui:
– n. 2 proposte per bandi europei;
– l’approvazione della Delibera n. 36/2024;
– l’immissione in possesso dell’area rimasta in custodia agli ex proprietari da parte del Dipartimento Tutela Ambientale;
– la realizzazione di un quadro conoscitivo che integra i risultati di indagini approfondite, sia di campo che documentali, tra cui le informazioni e la vasta documentazione (circa 1500 pagine) raccolta nella ‘Due Diligence n. 324’ realizzata dalla società in house ‘Risorse per Roma’ sui beni dell’area della Mistica (circa 1500 pagine);
– realizzazione di uno Schema di assetto dell’“Asse di valorizzazione Alessandrino – Mistica” che prende a riferimento il Piano di assetto del Parco della Mistica approvato nell’ambito dell’Accordo di programma del 2005, integrandolo con progettualità e proposte avanzate nel tempo dagli attori territoriali consultati dal LabSU.
Situazione attuale, criticità e prospettive future
Grazie a questo lavoro di preparazione il Comune ha potuto avviare, con l’approvazione della Delibera n. 36/2024, il processo di realizzazione del Parco della Mistica, che dovrà sanare le criticità che nel tempo si sono andate stratificando nell’area, cercando soprattutto di armonizzare la porzione di Parco attualmente in concessione a soggetti privati, di competenza del Dipartimento Patrimonio, con la porzione che a luglio scorso è stata presa in gestione dal Dipartimento Ambiente.
Non è cosa da poco, perché nell’area si sommano concessioni scadute, o mai perfezionate, con usi impropri e non compatibili con i valori patrimoniali e le destinazioni dell’area, tra cui occorre menzionare i 5 ha di serre agrovoltaiche realizzate da ACEA, apparentemente senza autorizzazioni e senza una chiara definizione dei beneficiari dei cospicui proventi. Occorre perciò una regia pubblica forte che riesca ad armonizzare gli usi attuali prevalentemente privatistici nel quadro di una prevalente vocazione pubblica da definire in modo partecipato in un piano del Parco.
E tuttavia la situazione attuale, per quanto priva di un disegno e con molte criticità, non presenta soltanto dei limiti ma anche delle enormi potenzialità, perché tra gli usi attuali collegati alle concessioni ci sono anche attività di innovazione sociale ed economie solidali che rappresentano una risorsa importante da valorizzare, anche per la sostenibilità della funzione e vocazione pubblica del Parco.
Per garantire queste finalità la Delibera n. 36/2024 prevede un processo supportato da tre organi:
– Cabina di regia
– Comitato tecnico interdipartimentale
– Forum territoriale
La Cabina di regia (costituita dagli Assessorati alla Cultura, al Patrimonio, all’Ambiente, alle Politiche Sociali e all’Urbanistica, dai Presidenti e/o Vice Presidenti delle corrispondenti Commissioni Permanenti Consiliari, dal Presidente o suo delegato del Municipio Roma V), si è già insediata e dopo aver nominato come coordinatore il presidente del Municipio V Mauro Caliste ha istituito il Comitato tecnico interdipartimentale (Dipartimenti Tutela Ambientale, Urbanistica e Patrimonio), che si occuperà prevalentemente della valutazione e regolarizzazione delle Concessioni in essere, anche sulla base della Delibera n. 104 del 16 dicembre 2022 (il nuovo “Regolamento sull’utilizzo degli immobili di Roma Capitale per finalità d’interesse generale”).
Come previsto dalla stessa Delibera n. 36/2024, si dovrebbe istituire anche un Forum territoriale, da attivare nell’ambito di un laboratorio partecipativo condotto in collaborazione da Municipio V, Dipartimenti PAU e Ambiente, e LabSU.
Il Laboratorio partecipativo previsto dalla Delibera n. 36/2024 farebbe leva sui risultati del Laboratorio già realizzato dal LabSU per il PAU, e in particolare sullo schema di assetto preliminare “Asse di valorizzazione ecologica e culturale Acquedotto Alessandrino – Parco della Mistica” visionabile nelle tavole allegate (Tavola descrittiva e Schema di assetto preliminare).
Il LabSU ha anche disegnato uno schema di processo che dovrebbe garantire il conseguimento degli obiettivi della Delibera n. 36/2024, facendo soprattutto in modo che il percorso di revisione e regolarizzazione delle Concessioni si interfacci efficacemente con quello di pianificazione partecipata del Parco della Mistica e dell’Asse Alessandrino. Questo schema, allegato sotto, dovrà essere valutato e approvato dalla Cabina di regia, è stato oggetto di discussione insieme a tutto l’impianto della Delibera nell’ambito dell’iniziativa del 26 ottobre.
Lo schema descrive perciò principalmente la possibile interazione tra i lavori dei laboratori del Forum per la pianificazione partecipata del Parco e dell’Asse e l’attività istruttoria e di co-progettazione da parte del Comitato tecnico per la regolarizzazione delle concessioni, con una conferenza finale a valle dei laboratori per arrivare a una sintesi complessiva che armonizzi gli output dei due processi.
Il principio guida di tutto il processo è che occorrerà armonizzare funzioni e valori pubblici del futuro Parco con le attività concessorie che saranno ridisegnate e regolarizzate secondo modalità volte a valorizzare e sostenere quei valori e quelle funzioni pubbliche, anche tramite forme innovative di co-gestione.
Cosa è emerso dall’incontro del 26 ottobre
L’incontro è stato aperto dagli interventi dell’Assessore all’Urbanistica del Municipio V Sergio Scalia e del prof. Carlo Cellamare, coordinatore scientifico del LabSU, che hanno ripercorso sinteticamente le vicende più recenti della Mistica e il delicato ruolo delle organizzazioni che rappresentano nel processo da intraprendere.
Sono seguiti gli interventi dei ricercatori del LabSU Luca Brignone e Stefano Simoncini, che hanno descritto in modo approfondito la storia e lo stato di fatto dell’area, tra grandi valori e diffuse criticità, per poi illustrare lo schema di assetto preliminare e la proposta di processo elaborati dal LabSU per arrivare ad armonizzare il percorso di revisione e regolarizzazione delle concessioni con quello di pianificazione partecipata dell’intero parco.
Ne è seguita una discussione molto ampia, in cui hanno preso parola, tra gli altri: Sergio De Caprio (Ass. Capitano Ultimo Onlus), Salvatore Stingo (Agricoltura Capodarco), Emilio Giacomi (Italia Nostra), Stefano Gizzi (WWF Roma), Mariano Ponzo (Comitato di Quartiere – Associazione Città Alessandrina), Urio Cini (Comunità Parco pubblico di Centocelle), Vincenzo Luciani (Abitare A), Gianluca Nardo (Orto 2.0), Fulvia Vannuzzi e Lorenzo Cercelletta (Anonima Riforestazioni), Emanuele Sabatino (Retake Roma e Alberi in periferia).
Difficile sintetizzare le numerose valutazioni e raccomandazioni emerse. Si possono semmai evidenziare i punti maggiormente condivisi nei diversi interventi:
– i moltissimi anni di attesa suggeriscono prudenza e concretezza, per cui si suggerisce di accompagnare il processo con iniziative che aprano immediatamente l’area al pubblico attraverso l’accesso da Via Tobagi, nonché di assumere obiettivi conseguibili nell’arco temporale dei due anni rimanenti dell’attuale sindacatura;
– la revisione e regolarizzazione delle concessioni deve avvenire in funzione del progetto di Parco pubblico, e le risorse che ne derivano devono servire per la sua sostenibilità economica, vuoi in termini di manutenzione diretta delle aree pubbliche da parte dei concessionari, vuoi dell’impiego a tal fine delle risorse delle locazioni.
– il processo deve valorizzare tutte le esperienze attualmente presenti nell’area, molte delle quali si sono svolte attraverso attività di notevole valore sociale e funzionali alla tutela dell’area;
– occorre garantire la valorizzazione piena della rilevantissima componente ecologica del Parco, soprattutto con riferimento all’habitat del fosso di Tor Tre Teste e del lago della Mistica, e ragionando sulle connessioni con la rete ecologica del quadrante;
– sono molto importanti le connessioni sia con i quartieri (Asse dell’Acquedotto Alessandrino, che necessità di interventi di risanamento sia nei tratti interni sia in quelli esterni al tessuto urbano), sia con le aree verdi limitrofe che garantiscono la continuità del paesaggio storico, come la Tenuta di Torrenova oltre raccordo e le aree private destinate a verde nel PRG a sud della Mistica;
– per ripristinare i valori paesaggistici elevatissimi dell’area, e scongiurare l’isola di calore che ne deriva (la ricerca ha dimostrato che i grandi impianti fotovoltaici non devono essere collocati nei centri urbani), occorre smantellare in tutto o in parte le serre agrovoltaiche, i cui difetti costruttivi ne impediscono anche gli usi con finalità produttive.
GALLERIA DI FOTO DELL’INIZIATIVA
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