Roma, cambia il calcolo di Tari e Canone Unico: più tempo per i pagamenti e tariffe riviste

La tassa sulla pubblicità, che normalmente scadeva il 31 gennaio, potrà essere versata entro il 31 marzo. Il canone per l’occupazione permanente del suolo pubblico, invece, slitterà al 30 aprile

Novità importanti per i contribuenti romani: il Comune ha deciso di rivedere i criteri di calcolo della Tari e del Canone Unico Patrimoniale, aggiornando un sistema rimasto invariato dal 1977. Un’operazione che punta a rendere le tariffe più eque, correggendo le disparità tra diversi quartieri della città.

Fino a oggi, ad esempio, ai Parioli si pagava meno rispetto a San Lorenzo, nonostante il valore immobiliare fosse nettamente più alto. Con la riforma, il Campidoglio vuole eliminare queste anomalie e introdurre un metodo di calcolo più attuale e bilanciato.

Tari: primo pagamento rinviato e piccole riduzioni in arrivo

Per consentire ai cittadini di adattarsi alle nuove tariffe, l’Amministrazione ha deciso di posticipare la scadenza della prima rata della Tari: invece del 30 aprile, ci sarà tempo fino al 31 maggio per versare l’importo dovuto. Restano invariate, invece, le successive due rate, fissate al 31 agosto e al 30 novembre 2025.

C’è anche una buona notizia per il portafoglio dei romani: la tassa sui rifiuti subirà una lieve riduzione, con un calo dell’1% per le utenze domestiche e oltre il 2% per le attività commerciali. Il provvedimento è attualmente all’esame della Commissione Bilancio e verrà discusso in Aula Giulio Cesare nei prossimi giorni.

Canone Unico Patrimoniale: cambia tutto dopo quasi 50 anni

Ancora più significativa la rivoluzione per il Canone Unico Patrimoniale, ovvero il tributo per l’occupazione del suolo pubblico. Il nuovo sistema di calcolo sarà basato sui valori OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) dell’Agenzia delle Entrate, aggiornando un modello che non teneva conto delle trasformazioni urbane ed economiche della città da quasi mezzo secolo.

Il risultato? Un riequilibrio delle tariffe: in quartieri popolari come San Lorenzo i costi per l’occupazione del suolo pubblico scenderanno, mentre in zone centrali e di pregio – come Piazza Navona, il Pantheon e alcuni angoli dei Parioli – aumenteranno, rispecchiando il valore reale del territorio.

Il nuovo canone sarà determinato dal valore OMI, a cui si applicheranno coefficienti stabiliti da Roma Capitale. Ogni tipo di occupazione avrà un costo diverso: un passo carrabile avrà tariffe differenti rispetto a un dehors di un ristorante, mentre un ponteggio avrà una valutazione distinta da una bancarella itinerante. Secondo le stime, il Comune potrebbe incassare tra i 10 e i 12 milioni di euro in più grazie a questa revisione.

Nuove scadenze per il pagamento del Canone Unico

Per evitare un impatto troppo pesante sulle attività commerciali e sui cittadini, i pagamenti saranno dilazionati. La tassa sulla pubblicità, che normalmente scadeva il 31 gennaio, potrà essere versata entro il 31 marzo. Il canone per l’occupazione permanente del suolo pubblico, invece, slitterà al 30 aprile, con le rate successive fissate al 31 luglio e al 31 ottobre.


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