Stati generali della natalità, incontro in Campidoglio

Gualtieri e Funari: " Tema cruciale da affrontare insieme a tutti i livelli istituzionali perché riguarda tutti noi"

Il tema della natalità è la sfida decisiva per il futuro dell’Italia. È giunto il momento di unire le forze, trascendendo le divisioni politiche, sociali e culturali, oggi a Roma abbiamo dimostrato che è possibile“. A sostenerlo Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità e promotore degli Stati Generali della Natalità e del relativo tour, che oggi ha fatto tappa a Roma presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio.

Presenti, tra gli altri, il Sindaco Roberto Gualtieri, il Presidente della regione Lazio Francesco Rocca, l’Assessora alle Politiche Sociali e Salute Barbara Funari e i Capigruppo dell’Assemblea Capitolina che si sono confrontati in un apposito tavolo.

Questo incontro in Campidoglio sulla natalità, anche alla presenza di tanti giovani, è molto importante perché i dati ci parlano di un invecchiamento della nostra città in linea con il Paese” ha spiegato l’Assessora Funari. “È un tema cruciale che deve essere affrontato insieme a tutti i livelli istituzionali – ha aggiunto – perché riguarda tutti noi.

Molte famiglie, come si evince sempre dai dati, hanno desiderio di maternità ma non hanno le condizioni economiche per avere figli. Per questo vanno supportate e sostenute anche con nuove politiche per la casa. Come Assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con Farmacap, abbiamo promosso anche quest’anno l’iniziativa Rome for Baby con 1000 card per sostenere i neo genitori nelle spese per la prima infanzia”.

I dati emersi oggi, presentati da Sabrina Prati, Direttrice centrale Istat, fotografano una capitale sempre più anziana, con meno potenziali genitori e un futuro sempre più complicato per i giovani.

Dal 2007 al 2023 le nascite nella regione sono diminuite di 18mila e 153 unità (-35%), registrando un calo ancora più marcato della media nazionale (34%). La diminuzione dei nati è ancora più accentuata nella città metropolitana di Roma (36%). Si prevede che nel 2050 il Lazio avrà 345.6 mila residenti in meno, con 308 over 65 ogni 100 under 15.

Numeri che ci inchiodano– afferma De Palo -. Lo squilibrio generazionale rischia di far crollare tutto e, così facendo, stiamo obbligando i nostri giovani ad andarsene”.

Dobbiamo sostenere le famiglie, aiutare la natalità e questo significa anche rafforzare l’autonomia e l’indipendenza delle donne e il lavoro femminile. Da parte nostra stiamo cercando di potenziare moltissimo la rete di asilo nido di Roma, siamo contenti di avere dei numeri molto alti abbattendo le tariffe fino alla gratuità per la maggioranza dei cittadini. Ma è importante anche che le politiche per la casa aiutino le famiglie ad avere un affitto a prezzi accessibili”. Così il sindaco Roberto Gualtieri.

Dal Campidoglio l’appello per un’Agenzia Nazionale della Natalità, un organismo dotati di strumenti e fondi che funga da punto di convergenza per le migliori risorse del Paese, al di là degli schieramenti politici, e approcci il tema in maniera strutturata, sotto il profilo politico, sociale, economico e sanitario.

Prossime tappe del “Tour della natalità” già programmate: 21 Novembre a Palermo presso Palazzo dei Normanni, 13 dicembre a Milano presso Palazzo Lombardia.

I DATI (Fonte Istat)

Al 1° gennaio 2024 la stima della popolazione residente nel Lazio è pari a 5.720.272 unità, sostanzialmente stabile rispetto al 2023 era pari a 5.720.536, con 3 mila unità in meno rispetto a 10 anni fa (5.723.955). L’incidenza straniera è pari al 12,2%, superiore alla media nazionale (9%). All’interno della regione la città metropolitana di Roma capitale ha il peso demografico prevalente con 4.230.292 residenti, di cui 2.754.719 nel comune di Roma.

La diminuzione delle nascite si riscontra anche nel Lazio, con andamento simile alla media nazionale. Nel 2023 sono 34 mila e 292 i nati da madri residenti nel Lazio. Dal 2007 al 2023 le nascite nella regione sono diminuite di 18mila e 153 unità (-35%), registrando un calo ancora più marcato della media nazionale (34%).

La diminuzione dei nati è ancora più accentuata nella città metropolitana di Roma (36%).

Anche nel caso del Lazio e della città metropolitana di Roma sono prevalenti gli effetti strutturali. Nel Lazio dal 2008 al 2024 la popolazione femminile in età feconda, fissata convenzionalmente tra i 15 e 49 anni, è diminuita da 1.300.800 a 1.132.215 (-168.585 donne). Nella città metropolitana di Roma il deficit di donne è di 103.510  (843.623 donne 15-49 anni nel 2024) e nel comune di Roma di 71.811 (544.739 donne 15-49 anni nel 2024).

Il processo di invecchiamento riguarda anche il Lazio e Roma. Nel Lazio è più accentuato rispetto al resto d’Italia. Si prevede che nel 2050 il Lazio avrà 345.6 mila residenti in meno, ma i 65°e + aumenteranno di 512,9 mila mentre la popolazione in età attiva diminuirà di 760,4 mila e i giovani under15 di 98 mila unità. L’Indice di vecchiaia arriverà a 308 65°+ ogni 100 under 15.


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