Addio, Renato Merlino

La scomparsa di un fedele continuatore delle tradizioni vere del popolo romano

La scomparsa di Renato Merlino è un ultimo colpo alle vicende romane, quelle vere dei pochi rimasti cultori della Romanità.
Renato, un amico, un fedele continuatore delle tradizioni vere del popolo romano, il teatro, la poesia, la scrittura…

Non si è mai arreso alla sorte che voleva estinta la poesia romana e romanesca, le pubblicazioni dialettali, la tradizione bersaglieresca della quale è sempre stato propugnatore e alfiere.
Lo appellavo sempre scherzosamente “René Merlèn, il più grande attore del cinema muto”, proprio a voler evidenziare la sua infinita militanza nello spettacolo romano.

L’ultima volta, il 5 gennaio 2018, è venuto al Salotto Romano per salutare tutti, senza mostrare sofferenze, con l’aria ottimista di chi sta per guarire.
Ha voluto la dedica sulla copia del mio libro, ha tenuto a consegnarmi un grosso plico contenente una summa di tutta la sua carriera: poesie, pubblicazioni, spettacoli, fotografie, interviste, recensioni… una storia infinita, la storia di un ottantenne rimasto bambino che rammentava tutte le sue esperienze e temeva fossero perse.
Mi si è raccomandato di leggere tutto, di non mandarlo perduto, perché ne aveva fatto pochissime copie.
E come avrei potuto, come potrei?
Nonostante la differenza di età, abbiamo frequentato gli stessi luoghi, abbiamo abitato, non sapendolo, vicini di casa a viale Somalia, abbiamo fatto i bagni a Fiume sotto Monte Antenne, abbiamo collaborato nelle Riviste romane comuni, nelle stesse Associazioni, e poi cenato, brindato, cantato e recitato insieme.

Renato, onnipresente e insostituibile amico, impagabile sfottitore dei potenti e dei prepotenti, non hai mai perduto la tua ironia e il tuo spirito. Hai scherzato sul tuo male per sdrammatizzarlo, per esorcizzare “Monna Morte”, che chi crede non teme.

Il tuo cappello è lì, per accoglierti con le piume al vento nel cielo dei Grandi, dei veri Romani, dei veri Romanisti, quelli che con passione e dedizione hanno dedicato l’intera vita all’Urbe Sacra.

Brindo a te, e con te, caro vecchio amico, sempre vivo.

Renato è qui, viva Renato!

Sandro Bari

I suoi funerali si sono tenuti il 27 febbraio presso la chiesa di Ss. Gioacchino e Anna in via Bruno Rizzieri a Cinecittà Est.
Presenti Angelo Blasetti, Enrico Pozzi, Giorgio Onorato (la grande voce di Roma che gli ha dedicato un canto) e tanta gente del quartiere accanto ad attori e poeti del Centro Trilussa.


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