Amore per De Rossi, rabbia per i Friedkin: pronta la protesta dei tifosi della Roma in vista dell’Udinese
La protesta prevede che la curva resterà vuota per i primi 30 minuti della partita, invitando anche i tifosi degli altri settori a unirsi alla contestazioneLa frattura tra la tifoseria romanista e la proprietà americana dei Friedkin si sta facendo sempre più profonda. L’esonero di Daniele De Rossi, simbolo indiscusso del club, non è stato digerito dai tifosi, che ora riversano la loro frustrazione contro la dirigenza e alcuni giocatori.
Mai come in questi giorni il tifo giallorosso si è schierato così apertamente contro la proprietà americana, con proteste che rischiano di far esplodere un clima già infuocato.
A Trigoria, quartier generale della Roma, la tensione è alle stelle. Il centro sportivo è stato blindato dopo l’arrivo in massa dei tifosi, che hanno contestato con parole dure la dirigenza, accusata di tradimento per aver esonerato una figura così amata.
Slogan come “Togliti la fascia da capitano” e “Quanti allenatori dobbiamo vedere fuori ancora? Vergogna!” sono solo alcuni dei messaggi di disprezzo indirizzati ai giocatori e alla proprietà. Tra i più emblematici, “Yankee go home”, segnale chiaro del crescente malumore verso i Friedkin.
La situazione a Trigoria è così esplosiva che la questura ha rafforzato il presidio di polizia attorno al centro sportivo, per prevenire disordini. Anche lo Stadio Olimpico non sarà risparmiato dalle proteste.
In vista del match contro l’Udinese, domenica 22 settembre, i controlli ai varchi saranno serrati, mentre la Curva Sud, cuore del tifo romanista, ha già annunciato una clamorosa contestazione.
I tifosi si schiereranno tutti dalla parte di De Rossi, un gesto di amore verso l’ex allenatore, e di rabbia verso una gestione considerata inadeguata.
“È arrivato il momento di farci sentire“, ha dichiarato la Curva Sud nel comunicato ufficiale. La protesta prevede che la curva resterà vuota per i primi 30 minuti della partita, invitando anche i tifosi degli altri settori a unirsi alla contestazione. Un segnale forte che, senza dubbio, metterà sotto pressione la società e lo staff tecnico.
Un inizio amaro e turbolento anche per Ivan Juric, il nuovo allenatore della Roma, che si ritrova a gestire non solo la squadra, ma anche una tifoseria in rivolta, in un clima che promette di rimanere rovente ancora a lungo.
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