Attorno alla centralità di Romanina un mare di cemento

Lo dicono le previsioni espansionistiche del Comune. Milioni di mc. dal GRA ai Castelli, dall’Appia alla Roma-Napoli

La relazione illustrativa del progetto Immobilfin del costruttore Sergio Scarpellini per la centralità di Romanina analizza il contesto urbano in cui dovrebbe inserirsi la grande opera. Nella parte riguardante i pesi urbanistici ed insediativi, fondamentale per valutare tutto il resto, i numeri, ancorchè non precisissimi, parlano da soli.

Ovviamente l’Immobilfin parte dalla considerazione preliminare che l’area di 92 ettari è solo un “vuoto urbano” all’interno di un quadrante che andrà riempiendosi di nuovi insediamenti abitativi e di altra natura. E quindi perché lasciare quel vuoto? Urge riempirlo secondo una logica in cui cemento chiama cemento e il mattone, come ha detto in TV Scarpellini (Tracce TV2 26.1.2012), da sempre è a tutela del denaro.

E perché dolersene. Del resto non venne in mente neanche agli estensori del PRG veltroniano che forse proprio l’espansione già preventivata avrebbe consigliato, per essere sostenibile, di mantenere qualche vuoto di campagna romana, una qualche cintura verde onde evitare il ricongiungimento cementizio con i Castelli romani.

Ma lasciamo parlare la relazione. A pag 17 si dice “I Piani particolareggiati di recupero delle borgate ex abusive di Roma (Zona O/33 Lucrezia, Romana, Zona O/34 Gregna, Zona O/60 Romanina A e B, Zona O/36 Centrone, Zona O/35 Ponte Linari-Campo Romano, Zona O/37 Vermicino), e Frascati (Vermicino, Spinoretico, Macchia Sterparo-Colle Pizzuto), i Piani di lottizzazione (E1 Anagnina, Art 18 L. 203/91 Barcaccia), i Piani per l’edilizia residenziale pubblica (PdZ Anagnina 1 e Anagnina 2, PdZ Romanina, PdZ D3 Tor Vergata) e gli interventi per le aree destinate ad insediamenti non residenziali commerciali e direzionali (M1 Quadrato, M2 Romanina, ENEL, AdP DIA18 Criminalpol) porteranno ad un incremento di popolazione di circa 25.000 abitanti, per un totale di 4.500.000 mc in corso di realizzazione. Di questa quantità più dei due terzi vengono assorbiti dalla quota residenziale (pubblica e privata) mentre la restante parte è destinata ad accogliere le attività direzionali e commerciali, pubbliche e private.

Tutto ciò senza calcolare il peso insediativo della nuova Centralità di Romanina”. All’elenco mancano i Print di Morena, ex Fatme e Lucrezia Romana e i due Toponimi di Villa Senni e Passolombardo e mancano gli effetti deleteri che avrà il cosiddetto Piano casa varato dal Campidoglio lunedì scorso. Aggiungendo il peso di Romanina si arriva, e per difetto, a 6.500.000 mc. e a 40-45.000 abitanti che aggiunti ai 63.000 già insediati fanno circa 110.000 residenti al di là del GRA. Un insediamento in piena continuità con i comuni limitrofi che a quel punto diventeranno l’ultima periferia della capitale. Senza contare, ai fini della sostenibilità ambientale e trasportistica, l’impatto della grande direzionalità commerciale esistente, quella che verrà e quella, non precisata, di servizi e altro. Questo è il quadro complessivo. L’Immobilfin dice che uno degli obiettivi principali della densificazione cementizia della centralità è quello di “salvaguardare i modesti valori ecologici rimasti, che si incentrano soprattutto sulle residue superfici a verde e lungo l’acqua pubblica del Fosso dell’Incastro” (pag. 9). Da qui la realizzazione del Parco, la rinaturalizzazione del fosso, gli spazi verdi interni all’edificazione, l’impianto delle alberature, giardini e giardinetti ecc.; un insieme tale da configurare un “corridoio ecologico” connesso con il resto del territorio.

Dei cosiddetti “corridoi ecologici” si ha una ben strana concezione. Li si evoca quando li si distrugge. Infatti il corridoio ecologico, per ora sopravvissuto, quello che va dalla Roma Napoli fino all’Appia (area di Romanina-Campo Romano-Casale di Gregna) viene praticamente seppellito sotto alcuni milioni di mc. di cemento. Quando il delirio cementificatorio, così ben enumerato dall’Immobilfin, sarà terminato rimarrà in piedi solo l’area agricola di 80 ettari del Casale di Gregna. A quel punto è facile immaginare che arriverà qualche altro costruttore che ci vuole tanto bene e che pensa al futuro nostro, dei nostri figli e nipoti e dirà: perbacco, ma questo residuo di vuoto urbano che ci sta a fare? Riempiamolo di altro cemento conservando nel mezzo o di lato un vicoletto verde altrimenti ribattezzato“ corridoio ecologico”.

Infine la mobilità. Per una simile densificazione urbanistica di tutto il quadrante (non solo il pezzo forte della centralità), può essere sufficiente il metro leggero progettato dall’amministrazione comunale? Francamente non pare proprio. Anche alla giunta Alemanno sembrò di no quando approvò nel 2010, dopo averlo fatto discutere in tutti i Municipi, il Piano strategico per la mobilità sostenibile che partiva dalla seguente premessa: “è indispensabile correggere l’attuale processo di dispersione sul territorio delle nuove urbanizzazioni e garantire la piena sostenibilità dei nuovi interventi proposti in termini di elevati livelli d’uso del trasporto pubblico”. A ciò aggiungeva: “Il recente PRG adottato nel 2008 ha formalizzato il policentrismo attraverso 18 cosiddette centralità ma le ha interpretate secondo un modello di attuazione che già oggi alla luce delle prime esperienze, mostra pesanti limiti dovuti principalmente alla debolezza dei sistemi di trasporto e quindi presenta la necessità di una appropriata ridefinizione”. Detto e fatto. Invece di ridefinirle nel numero le hanno densificate declassando, per ciò che riguarda Romanina, il previsto prolungamento della metropolitana a metro leggero. Si appesantiscono le cubature e si alleggeriscono i trasporti.

Corsini dice che le densificazione sono fatte per superare le criticità economiche che impedivano il decollo della centralità di Romanina. Ma quanto pagherà il costruttore per il regalo ricevuto? Ne parleremo la prossima volta.

2 – continua – Il link del precedente articolo 


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Commenti

  1. francesco  

    ancora tutte queste case, considerando quante ce ne sono già vuote a prezzi assurdi, con le strade e i mezzi di trasporto che ci sono......è pazzia pura

  2. PROGRESSO ITALIANO  

    SERVONO CASE ED EDIFICI ALTI OSSIA GRATTACIELI, DENSIFICARE ZONE COME ROMANINA, CINECITTA EST, MISTICA E' GIUSTO! IL VERO ECOLOGISMO DEVE BATTERSI DOVE NELLE MONTAGNE O NEI TERRITORI DEL TERZO MONDO COME CINA( OGGI DIREI SONO LORO IL PRIMO MONDO, POVERI NOI SIGH!!) INQUINANO ED INQUINANO A NON FINIRE,QUINDI UN CORO DI NO SI DEVE DIRE AI FALSI-COMUNISTI E DESTROIDI FASCISTOIDI , CHE PARLANO DI ECOLOGIA EGOISTICA, E NON DOVE SI RISANA GIUSTAMENTE LA CITTA'COME SI FARA' INVECE GRAZIE A QUESTI NUOVI QUARTIERI CHE SERVONO A RIQUALIFICARE! SAPETE CARI CITTADINI CHE GRAZIE A QUESTI CERTI ECOLOGISTI (QUELLI VERI ,DI ECOLOGISTI, SI BATTONO ALTROVE) CINECITTA' EST HA VISTO SFUMARE DUE BELLE MULTISALE CINEMATOGRAFICHE? GIA' ... POI L'EMARGINAZIONE LA COMBATTONO NON METTENDO I CINEMA.. MA CON UN BEL CENTRO SOCIALE DOVE ETC ... SAPPIAMO TUTTI !QUESTI NUOVI QUARTIERI SERVONO A RIQUALIFICARE ! A FARE NUOVE CASE !A TOGLIERE DALL'EMARGINAZIONE BORGATE COME ROMANINA DOVE SGUAZZA CRIMINE ETC, GRAZIE A UNA CERTA FILOSOFIA BORGATARA-BORGHESE-ECOLOGISTA CHE VORREBBE RISOLVERE NON CEMENTIFICANDO E FARE SOLO ARRETRARE! QUINDI BEN VENGANNO QUESTI 7 MILIONI DI METRI CUBI! CHE DENSIFICANO L'ASSETTO URBANO SALVANDO LONTANE CAMPAGNE DALL'EDIFICAZIONE, BEN VENGANO VISTO CHE NASCERANNO NUOVI CENTRI COMMERCIALI, RICORDATE LA PICCOLA BOTTEGA O IL NEGOZIO DI QUARTIERE QUANDO CI SPERPERAVANO LE NOSTRE TASCHE ? CI SIAMO SALVATI GRAZIE AD ATTREZZATI E BEI IPERMERCATI E SUPERMERCATI ,ALTRO CHE DIFESA DEL PICCOLO NEGOZIO ALIMENTARE O DI TERRENI ABBANDONATI A PARCHI CHE CIRCONDANO IL DELINQUERE QUOTIDIANO DI QUESTI QUARTIERI-BORGATE. IL COMUNISMO, O L'ATTUALE POSTO COMUNISMO COME IL FASSCIMO CHE FU, CREA BORGATE ISOLATE, INVECE GRAZIE A QUESTI COSTRUTTORI AVREMO NUOVI ED EFFICIENTI QUARTIERI CHE RIQUALIFICHERANNO LE BORGATE ROSSO-NERE CHE FURONO.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento