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Avs: bene AMA per come procede nel trattamento della frazione organica, l’inceneritore nota stonata

Così in una nota i consiglieri dell’Alleanza capitolina Verdi-Sinistra Nando Bonessio e Alessandro Luparelli

Abbiamo apprezzato quanto riferito dal dg Alessandro Filippi oggi in Commissione ambiente in merito alla consapevolezza di AMA sulla necessità di investire nel trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani.

Molto positiva anche la condivisione della nostra proposta di creare un sistema sinergico che coinvolga nella raccolta della frazione organica, oltre alle utenze domestiche e commerciali, anche le grandi comunità territoriali come ospedali, carceri e imprese di ristorazione aziendale per realizzare il compostaggio di prossimità utile a ridurre la produzione di rifiuti e riciclare gli scarti.

Al tempo stesso nutriamo dubbi sul perseguire la scelta, voluta dalle amministrazioni precedenti, di trattare l’organico principalmente con i biodigestori anaerobici di Cesano e Casalselce, megaimpianti di trattamento che creeranno, soprattutto il secondo, ulteriori problemi a un quadrante già molto provato dalla presenza della discarica di Malagrotta ancora da bonificare.

Ci rende ottimisti l’azione di presidio e potenziamento del modello di raccolta e controllo della corretta gestione dei rifiuti messa in campo sulle utenze non domestiche per ottenere una differenziata di qualità.

Vogliamo però che presto si arrivi a una estensione del sistema porta a porta per le utenze domestiche, che attualmente interessa un mediocre 30%, con l’eliminazione dei cassonetti stradali che deresponsabilizzano i cittadini e producono una differenziata scadente.

A questo proposito abbiamo chiesto di rilanciare le campagne di sensibilizzazione soprattutto nelle scuole perché sono i ragazzi, all’interno delle famiglie, a promuovere il cambiamento degli stili di vita. Un rifiuto ben differenziato è un vantaggio economico.

Al momento invece, come sottolineato anche da Filippi, rappresenta un costo poiché l’AMA oltre agli oneri di trasporto e alla mancata valorizzazione, deve corrispondere risorse aggiuntive alle aziende per trattare di nuovo i rifiuti ‘inquinati’ da materiali non coerenti.

Pur considerando complessivamente positivo l’impegno dell’azienda nel raggiungere questi obiettivi, ribadiamo ancora una volta la nostra totale contrarietà alla costruzione dell’inceneritore che si pone in antitesi all’economia circolare. Come dimostrato dal trattamento della frazione organica, i materiali vanno riciclati; incenerire va esattamente nella direzione opposta.”

Così in una nota i consiglieri dell’Alleanza capitolina Verdi-Sinistra Nando Bonessio e Alessandro Luparelli.


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