Il caos di Portonaccio arriva fra i banchi del Parlamento: il Comune di Roma rischia il polverone

Continua la saga della preferenziale di via Portonaccio: il Comune ha aggiornato la segnaletica, dopo la marea di ricorsi giunti negli uffici contravvenzioni di Via Ostiense. Ad impugnare le multe ricevute sono stati così tanti automobilisti che la cancelleria del Giudice di Pace di Roma “ha avuto disposizione di non ricevere più ricorsi collettivi”. La decisione ha scatenato l’ira delle associazioni dei consumatori, come Aeci, Codici e Lega Consumatori Lazio che hanno definito la scelta “illegittima”. In questo modo, verrà emesso un giudizio per per ogni ricorrente, dilatando e ritardando enormemente i tempi di risposta.

Nella giornata di ieri è spuntato un altro cartello, questa volta visibile agli automobilisti ma secondo molti, l’affissione della nuova segnaletica rappresenta una palese ammissione di colpe da parte del Comune, che in questo modo appare cosciente della tragicomica situazione di via Portonaccio, e cerca così di tamponare. Divieto di transito, eccetto bus di linea e taxi autorizzati e diretti aree interne, questo rappresenta il nuovo segnale, che andrebbe a sostituire l’avviso al lato della strada, talmente nascosto. Ma nemmeno stavolta sarebbe a norma. “Le dimensioni sono irregolari – spiega Gabriele Di Bella, dirigente sindacale Fiadel e funzionario della Polizia locale di Roma Capitale – I cartelli di tutta la strada sono molto più grandi, e manca un secondo cartello ad indicare una corsia preferenziale a 180 metri controllata elettronicamente”.

L’assurda vicenda di Portonaccio è riuscita ad arrivare perfino tra i banchi del Parlamento. A interessarsene è stato il vice Presidente della Camera, Simone Baldelli, deputato di Forza Italia che ha chiesto un’interrogazione a risposta immediata presentata in commissione Trasporti.
Il governo ha assicurato che gli uffici competenti “stanno provvedendo alla verifica dell’idoneità e dell’efficacia della segnaletica in via di Portonaccio, anche in considerazione di quanto rappresentato con gli atti di sindacato ispettivo sull’argomento”. Nel frattempo, Aeci, Codici e Lega Consumatori Lazio hanno ufficialmente chiesto l’intervento urgente del Ministero di Giustizia per capire cosa stia succedendo e per quale ragione si stiano concentrando così tante anomalie su questa vicenda.

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