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Casale Nei: i residenti “stanchi” di attendere le opere di urbanizzazione

Ma il Municipio IV annuncia soluzioni a breve su mobilità e ambiente

1-2-3- Foto del quartiere tratte dal sito www.casalenei.com

Prima costruire e vendere le case, per realizzare i servizi per i cittadini ci sarà tempo, facendo un tour dei quartieri di Roma di più recente edificazione questo paradigma appare un modello discretamente diffuso. Come già accaduto in altri quartieri nuovi anche a Casale Nei, un complesso residenziale situato tra Bufalotta e Vigne Nuove nel Municipio Roma IV, completato nel 2002 ed attualmente abitato da circa 5.000 persone, ci sono problemi legati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione.

I cittadini della zona per la maggior parte si dichiarano “stanchi di sentirsi dimenticati” dall’amministrazione. Il quartiere risulta registrato come “zona cantieristica”, questo comporta che la Polizia Municipale e l’Ama non possano intervenire in materia di sicurezza ed di decoro urbano, poiché le strade non figurano ancora tra le zone di loro competenza. Ma dall’amministrazione territoriale il presidente del Municipio Roma IV, Alessandro Cardente, ed il presidente della commissione municipale mobilità, Fabio Dionisi, assicurano che entro il mese di ottobre, o al massimo a novembre, verrà effettuata l’acquisizione dei terreni delle strade da parte del Comune.

Il presidente del Municipio ritiene che nel corso di un anno di consiliatura “sia stato fatto molto per Casale Nei, che come ogni nuovo quartiere ha tanti servizi da avviare. Abbiamo dovuto fare i conti con l’esiguità delle risorse finanziarie – sottolinea Cardente – ma a breve acquisiremo tra le nostre competenze le strade così che Ama ed i Vigili vi potranno esercitare le loro funzioni. Inoltre stiamo chiedendo ad Ama un impegno maggiore per un Municipio abitato da oltre 200.000 persone, a novembre partiremo con delle azioni simboliche, i cittadini scenderanno in piazza per ripulire le aree verdi abbandonate nell’incuria dagli enti che le posseggono”.

Ma se per i problemi legati al disciplinamento delle competenze in tema di viabilità e decoro urbano sembra vicina una prima soluzione, altre opere di urbanizzazione mancano all’appello. A quanto sostiene Carlo De Marco, presidente del comitato Insieme per Casale Nei, “il Comune ha stanziato dei fondi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria come scuole, asili, piazze e per lo snellimento della viabilità. Ma fino ad oggi – prosegue – è stata completata solamente un’area giochi in via Giuseppe Amato, inaugurata a marzo, che è già caduta in disuso poiché il manto erboso si è seccato poche settimane dopo l’apertura a causa della rottura dell’impianto di irrigazione”.

Inoltre i residenti di Casale Nei, popolato per la maggior parte da giovani famiglie di età compresa tra i 35 ed i 40 anni, si sentono penalizzati anche dalla recente apertura del Centro commerciale Porta di Roma, che sorge immediatamente alle spalle del loro quartiere. Oltre all’apertura del Centro Commerciale a Porta di Roma stanno per essere completate nuove abitazioni, che innalzeranno a circa 10.000 il numero dei residenti di Casale Nei. “Qui si fanno solamente gli interessi dei costruttori – continua De Marco – si permette che vengano costruire nuove abitazioni in una zona già congestionata dal traffico legato al centro commerciale. Intanto in questa zona manca un presidio medico fisso, quando abbiamo necessità di prestazioni mediche dobbiamo rivolgerci al Policlinico Sant’Andrea. Per ottenere che venisse aperta una farmacia nel quartiere ci siamo dovuti battere a lungo. Lo stesso vale per i trasporti, dal 1° ottobre si può arrivare alla Stazione Termini grazie alla deviazione del percorso del 38, ma è l’unico autobus che transita nel quartiere”.

Per quanto riguarda le strutture deputate all’istruzione, attualmente assenti, i residenti attendono la realizzazione di un complesso scolastico, già pianificato in aprile con una delibera della giunta municipale, che comprenderà la scuola materna, l’elementare e le medie. Anche per questa infrastruttura Cardente assicura che “entro l’anno dovrebbero partire i lavori per la realizzazione della scuola. Mentre in tempi brevissimi prenderanno il via i lavori per la realizzazione della prima parte del Parco delle Sabine”. In attesa delle realizzazioni concrete non rimane che constatare come spesso a Roma l’edificazione di nuovi quartieri non tenga in considerazione in eguale misura le esigenze dei costruttori e quelle dei residenti.


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