Concerto dell’Orchestra mandolinistica “Costantino Bertucci”: un successo
Il 25 febbraio 2023 nella stupenda cornice del Centro Fidia Museo NenaNon cessano di stupire le proposte culturali del Centro Fidia nella inedita ed ineffabile cornice del Museo Nena dove sono raccolte le opere del grande scultore (1933-2020) di origini trevigiane ma romano per oltre sessant’anni. Dopo un avvio in sordina dovuto alla scarsa conoscenza del luogo dovuta al trasloco forzato delle opere da Via del Frantoio il pubblico ne ha scoperto le qualità e ne stipa le serate attestando riconoscenza con sinceri apprezzamenti. Qui si continuano a proporre con regolarità concerti, presentazioni di libri, conferenze di grande interesse.
Ultimo, in ordine cronologico il concerto del 25 febbraio 2023 con l’Orchestra mandolinistica “Costantino Bertucci” di Roma. Forse è stata la stessa parola “mandolino” che ha attratto tantissime persone amanti di questo strumento popolare che evoca e suscita vibrazioni e ricordi antichi nell’animo degli italiani. Fatto è che la capienza dei locali, che non permettono la presenza di non più di una cinquantina di persone, non ha permesso a molti di assistere ed hanno dovuto rinunciare a malincuore al concerto.
Il Maestro Direttore Alvaro Lopes Ferreira stimato docente di Musica da camera al Conservatorio dell’Aquila ha diretto brillantemente i musicisti che vogliamo nominare con le loro qualifiche: Primi Mandolini Olena Kurkina, Sonia Maurer, Aldo Arbusti, Giuseppe Montalto; Secondi Mandolini Giuliano Latini, Raimondo Accardo, Rosaria Vecchione, Mandola Sergio Napolitano; Arpa celtica Maria Olga Greco; Chitarre Francesco Di Giovanni, Angelo Schietroma; Violoncello Eva Csuthi; Chitarra contrabbasso Stefano Guerra; Tastiere Gabriella De Nardo. Molto gradite ed apprezzate le musiche originali di Francesco Di Giovanni anch’egli nell’orchestra.
Ciascun musicista si è detto stupito e orgoglioso di suonare in un contesto artistico di così grande bellezza. Li ringraziamo di cuore.
Abbiamo chiesto al prof Luigi Matteo quale sia la molla che spinge la Direzione Artistica del Centro Fidia a una produzione così cospicua di eventi culturali, con scarsissimi mezzi economici e per di più gratuitamente.
“Diciamo – ci ha risposto – che in questo modo si raggiunge il fine che si sono preposti gli eredi dell’artista che è quello di mantenere viva la memoria di Alfiero Nena. Oggi essi si accontentano di questa quotidianità semplice e culturalmente molto valida per la nostra periferia; però con molta franchezza sappiamo bene che presto detonerà il “caso Nena”, quale maestro incontrastato nella scultura del secondo novecento finora non adeguatamente considerato”.