DIRITMI alla Casa del Jazz

Una manifestazione concerto per sostenere il “Diritto alla musica”
di Alvaro Colombi - 29 Luglio 2007

Appuntamento da non mancare quello di lunedì 30 alla Casa del Jazz, nella splendida cornice del parco appartenuto alla banda della Magliana. Il concerto, con ingresso gratuito, organizzato dall’Amministrazione capitolina per rivendicare il “Diritto alla musica”, inizierà alle 19.30 per protrarsi oltre la mezzanotte. Ma forse sarebbe meglio definire l’evento come “manifestazione-concerto” perché qui il diritto alla musica è sostenuto in un vero e proprio manifesto.

Silvio Di Francia, assessore alla cultura del comune di Roma e tra i primi firmatari del documento, dopo l’apertura al pubblico del cortile di piazza Campitelli per la visita ai resti del tempio di Apollo, ha un altro motivo per essere soddisfatto.

Il manifesto, preparato dalla commissione cultura presieduta da Pino Galeota, reca anche la firma del presidente dell’Auditorium Gianni Borgna e si arricchisce dell’adesione di artisti famosi come Nicola Piovani, Stefano Bollani, Fiorella Mannoia, Nicki Nicolai, Giorgia, Michele Placido e di altri esperti, amanti della musica, insegnanti. Questi ultimi auspicando una maggiore diffusione dell’insegnamento della musica nella scuola italiana.

Tornando al programma della serata, chiamata DIRITMI, fino ad oggi hanno garantito la loro presenza sul palco Teresa De Sio, Ambrogio Sparagna, Grazia Di Michele, Peppe Servillo, Karl Potter.

“Sono 40 anni – dice Galeota – che in Italia manca una legge sulla musica. Il nostro paese sta perdendo la memoria della sua grande cultura musicale”. Gli fa eco l’assessore Di Francia illustrando lo scopo del manifesto che “è quello di creare un forte movimento di opinione che apra la strada ad una legge nazionale in grado di promuovere la musica mediante finanziamenti agli enti locali e nuovi accordi con la Siae”.

Certo, i precedenti non sono confortanti. Le tante gioiose manifestazioni popolari seguite alla presentazione della delibera consigliare n.129 del luglio 1997, la prima delibera nazionale sugli artisti di strada, fortemente voluta dallo stesso Galeota e che aveva avuto, tra gli altri, sponsor eccellenti come Dario Fo, non produssero gli effetti sperati. Che erano quelli di spianare la via ad una legge nazionale che, però, non è mai arrivata. Malgrado il progetto Scalia del 1997 (che ricalcava interamente il disegno Rutelli del 1993) e il progetto De Luca del 1999. Tre disegni di legge rimasti per anni dentro il cassetto.

Noi, intanto, non ci pensiamo e ci godiamo il concerto.


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