

Dopo aver fatto esperienza come consigliere municipali del V municipio (ex VII) ora è in corsa come consigliere comunale
Emiliano Corsi, esponente de La Destra in corsa per l’assemblea capitolina ed ex consigliere del V Municipio (ex VII) ha le idee chiare: Trasparenza, tolleranza zero e rispetto delle regole e mutuo sociale alle famiglie economicamente in difficoltà. Sono questi i punti fondamentali del suo programma.
Lei è un profondo conoscitore dei quartieri periferici e la sua campagna elettorale si caratterizza molto sul confronto con le persone nelle strade e nelle piazze dei quartieri. Cosa chiedono in particolare i cittadini alla politica?
Sono candidato all’assemblea di Roma Capitale. Il mio compito è stare accanto ai cittadini, confrontarmi, ascoltare, fare e collaborare con loro. L’amministrazione comunale esiste perché deve stare accanto alla gente, comprenderne i bisogni, e questo io faccio e continuerò a fare, forte della bellissima esperienza vissuta come consigliere del VII Municipio (oggi V). Credo che i cittadini vedano questo atteggiamento in modo positivo, perché in una democrazia vera i cittadini non sono governati, sono rappresentati. La gente, vuole contare, con i suoi problemi e le sue necessità, ma anche con i suoi ideali e i suoi sogni. Vuole dire basta alla crisi, vuole un futuro, perché questo è il suo diritto. Accogliere le istanze del territorio, discuterle e realizzarle, questa è la sola vera politica secondo me. Una politica pulita, lontana dagli scandali, non governata da logiche di partito e da interessi di casta.
Quali sono stati gli interventi che ha portato a termine?
Abbiamo costantemente monitorato e lavorato per la sicurezza delle scuole, specie quelle dedicate alla prima infanzia e gli asili nido, ci siamo battuti contro il degrado, l’abusivismo, i problemi legati alla sicurezza degli edifici, pubblici e privati, con attenzione al problema dell’amianto. Ma le periferie, nonostante gli sforzi compiuti, hanno bisogno ancora di tante cose, mancano punti di aggregazione, centri anziani e parchi giochi per i bambini. E’ necessario migliorare i trasporti pubblici, ma soprattutto credo nella piena rinascita delle periferie come quartieri moderni, centri di socializzazione e di cultura, di economia e di crescita, parti integranti e non più quindi semplici “periferie” della Capitale d’Italia.
Quali sono gli impegni che prende con gli elettori?
Le nostre proposte fondamentali sono quattro: oltre alla tolleranza zero e al rispetto delle regole come segnale di un’azione amministrativa pulita nel rispetto della legalità, anche e soprattutto l’introduzione del quoziente Italia finalizzato a dare priorità ai romani nell’accesso ai servizi pubblici (nidi, casa, servizi sociali etc.). Basta a passare da fessi prima i romani e poi gli altri. Nel programma del sindaco Alemanno e’ scritto con chiarezza: “garantiremo la massima trasparenza e legalità nell’accesso ai servizi sociali, case popolari e asili nido, per chi è realmente bisognoso, e le opportunità di accesso ai servizi pubblici a domanda individuale per i cittadini italiani”.
Poi il Mutuo Sociale: non può esistere una famiglia se non si ha un tetto sopra la testa. Chi ne ha bisogno, con la garanzia delle istituzioni che si sostituiscono alle banche, può acquistare una casa anche se si è precari. La casa è un bene prezioso, ma non può essere considerata un lusso, per questo via l’Imu sulla prima casa e introduzione di un sistema avanzato di giustizia sociale per affermare il diritto alla casa; ed infine Basta Equitalia. È assolutamente positivo che si elevi una barriera a tutela del contribuente che le tasse non le può pagare tutte e subito. Bisogna colpire l’evasione senza pensare che tutti siamo evasori.
Al dipartimento risorse economiche di Roma Capitale imporremo sei iniziative concrete 1) eliminare ogni forma di aggio (ora al 9 per cento) 2) rateizzazione del debito come diritto del contribuente e non come concessione del sovrano 3) pagamento del debito solo quando non c’è prescrizione 4) nessuna ipoteca sulla prima casa 5) si sospende la riscossione in caso di perdita del lavoro ovvero nel caso di situazione di grave crisi per l’impresa 6) nessuna segnalazione alla centrale rischi se la situazione debitoria non è definita in giudizio.
Che posto dovrà avere nell’agenda capitolina il problema nomadi?
Deve essere prioritario nell’agenda della futura amministrazione capitolina. Noi poniamo al centro del nostro programma la sicurezza, il decoro, la legalità e la rinascita della città. Sono un cittadino che conosce bene le realtà delle periferie, abito nella zona del Casilino, dove il problema nomadi è stato enorme per decenni grazie alla vergogna da primato europeo che era il Casilino 900, finalmente sgomberato durante il primo mandato del sindaco Alemanno. Ma i nomadi sono ancora troppi, e la maggioranza di loro, purtroppo, dimostra quotidianamente la più totale indifferenza ad integrarsi nella nostra cultura e nella nostra città. Sporcizia, degrado, inquinamento, attività illegali, sfruttamento di minori, insediamenti abusivi, sono fenomeni dovuti ad una presenza troppo ingombrante alimentata da un buonismo cieco e da interessi che non sono quelli dei cittadini romani. Sosterremo con decisione in Campidoglio il completamento del Piano nomadi, rimasto purtroppo incompiuto fino ad oggi. Resterà a Roma solo chi ha le carte in regola, paga i servizi, lavora e manda a scuola i bambini: ma in un numero controllato e determinato. Roma non può aprire a tutti, prima ci sono i romani.
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