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Il Prefetto Mosca incontra la cittadinanza per il campo di via della Martora

L’Associazione “Colli Aniene Tribune” è stata ricevuta dopo aver richiesto d’urgenza l’incontro su prostituzione, fumi tossici, droga e rapine

1- I rappresentanti dell’associazione Colli Aniene Tribune, la dirigente della Prefettura Giaquinto ed il prefetto Mosca.

Il 16 gennaio 2008 una delegazione dell’Associazione “Colli Aniene Tribune” è stata ricevuta dal Prefetto Mosca, nel suo ufficio personale, per affrontare i problemi relativi al campo temporaneo di via della Martora.

L’incontro, richiesto d’urgenza dall’Associazione, si è incentrato sui problemi che la complessa realtà di quel campo produce: prostituzione, fumi tossici, droga e rapine.

Situazione ancor più grave oggi, visto i nuovi insediamenti che si sono formati nel campo di La Martora a seguito degli sgomberi di Ponte Mammolo: l’operazione, ha comportato l’insediamento di ulteriori 100 persone, sgomberati dal fiume Aniene e che hanno rifiutato i servizi sociali del Comune di Roma.

Ovviamente, essendo il campo privo dei più elementari servizi – fogne, gas, acqua – ha creato da subito un forte allarme sanitario nella zona, ed al contempo, si sta ripresentando una situazione assai grave dal punto di vista della criminalità che, con lo sgombero di luglio, era riuscita in parte ad equilibrarsi.
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Il colloquio con il Prefetto è solo l’ultimo passo di un lungo cammino intrapreso dall’Associazione per il ripristino della legalità ed il mantenimento del territorio, in precedenza Colli Aniene Tribune aveva già interloquito più volte con l’Ass. Touadi – Sicurezza – ed Esposito – Ambiente.

L’incontro è stato preparato con cura dall’Associazione che ha elaborato un dossier di più di 120 pagine con i fax di richiesta, gli articoli di stampa e foto che descrivono numerosi illeciti penali: la richiesta al Prefetto è stata quella di ottenere lo sgombero urgente e totale del campo di La Martora – visto che quello parziale non ha scalfito minimamente le operazioni criminali che ivi si svolgono- ed un controllo costante, possibilmente h24, dei campi Salviati 1 e 2.

Si ricorda infatti che anche i cosiddetti “regolari”, residenti storici del campo di La Martora e rimasti dopo lo sgombero di luglio, non hanno minimamente rispettato i più basilari principi di legalità e che quindi hanno dato prova di non voler rispettare la legge e neppure il minimo senso di convivenza civile.

Il Prefetto, ringraziando l’operato dell’Associazione quale entità sociale preposta alla salvaguardia del territorio e attenta osservatrice dei fenomeni di degrado, ha subito evidenziato la sua disponibilità ad intervenire.
Il dott. Mosca si è offerto di portare il dossier, come presupposto di discussione al prossimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, nonché di sensibilizzare in tale contesto, i Comandanti di Polizia, Carabinieri e VVFF affinché controllino immediatamente e costantemente questi campi intervenendo celermente sui vari fenomeni criminali come incendi dolosi, fumi tossici e furti di rame.

Inoltre il Prefetto ha dichiarato che la Prefettura, di concerto con il Comune di Roma, ha elaborato un programma di sgomberi che durerà fino a marzo – e che produrrà i suoi effetti anche a La Martora – che sta già dando i suoi risultati: il Prefetto di Roma infatti ha affermato che gli sgomberi che sono stati fatti lungo i fiumi Tevere ed Aniene sono stati degli sforzi enormi che hanno visto sgomberare circa 11.000 persone. Un intervento, e lo si evince dai numeri, veramente importante e solo lungo i fiumi.

Si aspettano con rinnovata speranza i risultati del lavoro del Nuovo Prefetto di Roma che già ad oggi, rispetto alle precedenti Amministrazioni, ha dimostrato grande sensibilità e grande attenzione nei confronti della cittadinanza.


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