Categorie: Cronaca
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L’addio di Veltroni. Bilancio di un mandato interrotto

L'ex sindaco verrà ricordato soprattutto per il nuovo Piano Regolatore

Esauriti i saluti, la commozione, le lacrime, e dato atto dell’impegno appassionato alla guida della città, è possibile e doveroso stilare un sintetico bilancio dell’azione di governo dell’ormai ex sindaco di Roma Walter Veltroni, che lascia, non completando il suo mandato, come pure aveva promesso, chiamato ad un alto incarico nazionale.

Walter Veltroni verrà ricordato soprattutto per il nuovo piano regolatore ratificato dopo cento anni dal consiglio comunale. L’Auditorium di Renzo Piano e i cantieri per le nuove metropolitane. La Festa del cinema, le Notti Bianche, i viaggi in Africa con gli studenti e in Polonia, nel campo di concentramento nazista di Aushwitz.
Il turismo nel primo e secondo mandato ha toccato punte da record. Merito anche della Festa del Cinema, voluta da lui fortemente, della Notte Bianca che ha portato più di due milioni di giovani nelle strade fino all’alba, dei concerti gratuiti (Elton John, Simon&Garfunkel, i Pink Floyd, Mc Cartney).
Veltroni ha esaltato la vocazione di Roma crocevia della pace attraverso il Glocal Forum; la Consulta interreligiosa, le manifestazioni come la fiaccolata per la pace in Medio Oriente, culminata con la stretta di mano tra Shimon Peres e Mohamed Rashid. Al suo attivo anche l’elezione dei primi consiglieri aggiunti, in rappresentanza degli immigrati, la cittadinanza onoraria di Roma a papa Wojtyla, l’invenzione dello 060606, l’aumento della spesa per il sociale.

È aumentato però il senso di insicurezza dei cittadini, è salita la protesta in periferia dei cittadini più esposti alla presenza di campi nomadi abusivi. Gli argini del Tevere e dell’Aniene sono stati sempre più popolati da presenze invisibili. E’ cresciuta la prostituzione e la sua invadenza sulle strade della Capitale. La sfida del decoro urbano è stata tutt’altra che vincente. Il traffico è rimasto caotico. Si è manifestata una certa impotenza nel contrasto dell’inquinamento.
Le periferie sono state valorizzate con nuove biblioteche, con alcuni importanti teatri (Tor Bella Monaca, Ostia, Quarticciolo) ma sono alle prese con gravi problemi di carenze di servizi elementari, segnati da crescente degrado.

Lo sviluppo delle metropolitane è proiettato nel futuro prossimo e lontano, la realtà quotidiana del trasporto pubblico specie nelle periferie è sconfortante. La raccolta differenziata dei rifiuti viaggia a livelli molto bassi per una città-vetrina. «Modello Roma», «sviluppo», «concertazione» «inclusione sociale», «cura del ferro», slogan veltroniani, devono ancora in buona parte concretarsi.


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