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Mastrantonio: trasferire Casilino 900 resta nostro impegno prioritario

La replica del Presidente del VII al quotidiano Libero e ad Abitare a Roma

In merito all’articolo pubblicato dal quotidiano "Libero" il 18 luglio 2008 e ripreso da Abitare a Roma, il Presidente del Municipio Roma VII Roberto Mastrantonio ribadisce, se mai ce ne fosse ancora bisogno, essendo stato uno dei primi punti del programma votato dal Consiglio del Municipio e sua volontà e della maggioranza del Municipio VII, l’impegno di trasferire quanto prima il campo nomadi Casilino 900.

A questo proposito c’è un appuntamento già fissato con il Prefetto di Roma in quanto Commissario Straordinario per l’emergenza Rom per definire le tappe del trasferimento. Ritiene però che una cosa sia parlare genericamente di emergenza, sicurezza altra cosa sia ricercare la soluzione a tale problema in particolar modo per il campo nomadi Casilino 900 (che come tutti sanno è il più grande d’Europa) e per trasferire il quale occorre mettere in campo ingenti somme finanziarie per reperire micro aree idonee ad ospitare i rom traseriti.

Proprio in questa direzione va il progetto presentato e completamente finanziato e realizzato dall’Università "La Sapienza" della casa interamente autocostruita allo stesso prezzo di un container. L’Università ha chiesto, presentando una D.I.A. temporanea, di poter realizzare su una piccola area del campo nomadi Casilino 900 un prototipo di questa abitazione con scopi meramente espositivi. La costruzione sarà smontata non appena teminata la fase espositiva che, come richiesto dall’Università La Sapienza, prevede anche la partecipazione per la visione di numerose autorità comunali e sovracomunali.

Naturalmente il Presidente Roberto Mastrantonio ha inteso manifestare la propria adesione al progetto, cosa peraltro fatta dallo stesso Prefetto Mosca come riportato da numerosi giornali e concedere il patrocinio ad un Ente di Ricerca Pubblica così importante come la prima Università di Roma (e tra le più importanti in europea) senza con ciò prefigurare un assetto futuro del campo stesso poiché, come detto, il campo si chiede che venga trasferito e perché, come è evidente a tutti, se prima dell’approvazione del Decreto che istituisce nelle città di Napoli, Milano e Roma la nomina del Commissario per l’emergenza rom, i poteri del Municipio nel caso di trasferimento dei campi nomadi erano assolutamente limitati adesso sono completamente inesistenti.

Il Municipio può esercitare e sta esercitando soltanto una capacità persuasiva nei confronti del suddetto Commissario.

Il Presidente Mastrantonio ritiene tuttavia che non è agitando paure nei cittadini, parlando di chalet al plurale quando ci si trova di fronte come detto ad un’opera avente la funzione soltanto espositiva che si risolve il problema dei rom, ma cercando e trovando soluzioni migliori con il coinvolgimento di tutti.

La maggioranza di centro sinistra del Municipio Roma VII ed il Consiglio tutto sono quotidianamente impegnati a sollecitare soluzioni alternative per il campo e per i rottamatori su viale Palmiro Togliatti proprio per favorire la realizzazione del completamento del Parco Archeologico di Centocelle.


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