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Il Monumento della Vergogna al Labaro

Il Comitato Colli D’Oro richiama l’attenzione delle istituzioni sull'abbandono di un importante cantiere e dello splendido parco

Siamo alla fine degli anni 80 quando, sulle alture al di sopra della borgata di Labaro, nasce la zona residenziale di Colli D’Oro.
L’area è una vera e propria pineta: circa 10 ettari di alberi secolari regalano ossigeno e salubrità ai cittadini del quartiere.
La zona rimane, nel complesso, ben tenuta negli anni, nonostante le modifiche alla rete stradale che in parte vi confluiva e rendeva poco agevole la circolazione nel quartiere.
Tranquillità e silenzio, combinate ad efficienza delle risorse continuano a caratterizzare Colli d’Oro fino al 2006.
Sembra proprio risalire ad allora, infatti, un nuovo progetto portato avanti nel nome della “Riqualificazione del quartiere”: la realizzazione di un nuovo centro sportivo in grande stile (palazzetto per la pallavolo di 1.100 posti, foresteria, piscine), ottenuta dalla S.S. Pallavolo Lazio con una concessione comunale che riguarda proprio gran parte della pineta secolare che per tanti anni ha costituito il polmone verde della zona.
Ma il cantiere che ne è poi sorto è fermo e soprattutto abbandonato da gennaio 2014.

Colli d oro palazzetto abbandonato

E’ ora il Comitato Colli d’Oro di Labaro a farsi portavoce della cittadinanza locale e promotore di una vera e propria protesta. Visibilmente indignato dalla situazione, ha recentemente esposto un invito “a tutti, alla gente comune, alla stampa che in passato ha scritto su questo caso (Repubblica, Paese Sera, Messaggero, ecc.) alla RAI che ha fatto vari servizi (TG3, Buongiorno Regione), a Striscia La Notizia”, ma principalmente “ai partiti politici, indistintamente, al Dipartimento allo Sport di Roma Capitale (…), al Credito Sportivo del Coni che ha concesso il credito ed al Comune di Roma, fideiussore.”
Tale invito è volto a catturare l’attenzione dei suddetti soggetti sul caso del “Monumento alla Vergogna” che tanto destabilizza i residenti: una crudeltà, a detta del comitato, assolutamente ingiustificata e priva di senso, che spoglia il quartiere, oltre che del proprio patrimonio ambientale, anche della propria identità.

Come si può vedere da un videoservizio realizzato il 14 giugno dal Movimento Cinque Stelle Roma XV non è solo il cantiere a generare degrado ma anche l’assoluta assenza di manutenzione del parco che da contratto di concessione spetta alla stessa società appaltatrice e che lascia tutta l’area preda dell’erba alta e dell’immondizia.


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