Nuovo “patto per la città” proposto dai costruttori romani

Acer e Lega delle Cooperative presentano un pacchetto offerte all’Amministrazione capitolina

Alcuni interventi infrastrutturali nella capitale sono ancora in attesa di finanziamenti adeguati? Niente paura, ci penseranno i costruttori romani. Non si sa se a monte ci sia un’intesa con il Campidoglio. Fatto sta che venerdì 26 ottobre l’Acer (Associazione dei Costruttori Edili di Roma) e la Lega delle Cooperative hanno presentato alla stampa un pacchetto di proposte sugli aspetti più critici della nostra città (metro, alloggi, servizi e parcheggi) e lo sottoporranno quanto prima all’esame dell’Amministrazione comunale. L’offerta dei costruttori prevede una spesa di 3,5 miliardi di euro. Vediamo i singoli progetti.

Sul versante della mobilità, le ipotesi riguardano il prolungamento di alcune tratte della linea A (da Battistini a Torrevecchia e da Anagnina a Romanina), della linea B (dalla Laurentina a Tor Pagnotta) e un’ultima tratta della B1 (da piazzale Jonio alla Bufalotta). In totale 13 chilometri per 2 miliardi di euro di spesa. Il piano infrastrutturale per la sosta prevede, invece, la realizzazione di 65 parcheggi interrati, in area pubblica, per 15 mila posti auto. Non solo parcheggi però: anche l’impegno per la riqualificazione dello spazio in superficie. Per questo progetto, che comprenderebbe anche la zona di Porta Pia, si stima una spesa di 400 milioni di euro.

Sul fronte dell’edilizia popolare Acer e Lega delle Cooperative sono disposte ad investire 250 milioni di euro per la costruzione di 3.500 alloggi in aree pubbliche messe a disposizione dal Comune. In itinere ci sarebbe anche un’altra proposta che prevede un investimento di 700 milioni di euro. Si tratta del completamento e della riqualificazione dei piani di zona per l’edilizia popolare attraverso la realizzazione di servizi nelle aree interessate dagli insediamenti.

Certo è che, se il patto andasse a buon fine, l’economia romana (che tutti danno in crescita) riceverebbe un ulteriore e decisivo impulso. Il piano d’investimenti, infatti, metterebbe in moto gran parte delle 8 mila medie e piccole imprese edili di Roma e provincia presenti sul mercato, con un coinvolgimento di 60 mila lavoratori. Ma quale sarà il “ritorno” che i costruttori si aspettano dall’operazione? Semplice. L’uso a scopo commerciale, per esempio, di spazi realizzati in prossimità o all’interno delle stazioni della metro.

Sembra che lunedì prossimo la proposta, nella sua integrità, sarà presentata in via ufficiale all’Amministrazione capitolina. Noi ne seguiremo gli sviluppi.


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