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Ogni anno in Italia 12 mila nuovi casi di linfoma

Linfoamici Onlus: "Ai pazienti servono terapie ma anche conforto e aiuto in corsia"
Immagine di www.unmedicopertutti.it

Si registrano ogni anno in Italia 12 mila nuovi casi di linfoma. I soggetti colpiti sono soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti.

Il linfoma più frequente è quello non Hodgkin, più raro invece il linfoma di Hodgkin ma è quello che spaventa di più, costituisce il 6-7% dei tumori infantili.

La sopravvivenza per il linfoma di Hodgkin è dell’80%, per la forma non Hodgkin del 40-60%. Spesso si arriva alla diagnosi con 6 mesi di ritardo perché i sintomi sono così aspecifici che si perde tempo.

La sperimentazione

“Al Bambino Gesù di Roma – dice Giuseppe Maria Milano, oncologo pediatra del Dipartimento di oncoematologia del Bambino Gesù di Roma diretto dal prof. Franco Locatelli – partiremo con la sperimentazione dell’immunoterapia con le cosiddette CAR-T cell anche nei linfomi, dopo i promettenti risultati ottenuti nelle leucemie.
In estrema sintesi possiamo dire che grazie ad un banale prelievo di sangue del paziente si prendono i linfociti T che, adeguatamente trattati, diventano armi in grado di identificare e distruggere le cellule tumorali.
Una volta trattati questi linfociti sono di nuovo immessi nel paziente e inizia la ‘battaglia’ del sistema immunitario contro il cancro”.

Sostegno psicologico

Oltre alla terapia farmacologica occorre prendere cura della psiche dei pazienti nutrendo entusiasmo, coraggio e voglia di combattere.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica, domenica 3 giugno a Roma, al Pantheon, in piazza della Rotonda, si è svolta una festa organizzata da Linfoamici Onlus e presentata da Ignazio Eduardo Maria Raso che ha visto la partecipazione di artisti da tutta Italia.

Linfoamici

Linfoamici è un’Associazione nata da un abbraccio – spiega Anna Milici, presidente Linfoamici Onlus – tra ragazzi guariti e ragazzi ancora lì in prima linea a combattere con la malattia. Tutto è iniziato 12 anni fa, con un gruppo facebook. Era il luogo dove parlare, confrontarci e confortarci. Fino a quando a Marta, 12 anni, e a Giacomo, 17, non venne l’idea di vederci non più in una piazza virtuale ma reale. E così scegliemmo Roma, a metà strada per tutta Italia, la piazza del Pantheon e la prima domenica di giugno. Ci incontrammo e ci stringemmo in un abbraccio senza parole. Da allora sono passati degli anni, abbiamo deciso di dare vita all’Associazione e di incontrarci ogni anno, la prima domenica di giugno, in quella stessa piazza. Da allora, però sono cambiate molte cose. Marta e Giacomo non ci sono più ma il loro entusiasmo non ci ha mai abbandonato. Anzi, è diventato contagioso e negli anni siamo diventati molto di più”.

L’evento del 3 giugno è stato patrocinato da AIL – Associazione Italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma Onlus; ADMO, Associazione Donatori Midollo Osseo; Regione Lazio; Coni e Roma Capitale.


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