

Quella che doveva essere una serata di festa si è trasformata in uno spettacolo di inciviltà. A Roma, nel cuore dell’Esquilino, la celebrazione del Capodanno cinese è stata rovinata da un episodio sconcertante: un gruppo di persone ha assaltato le lanterne rosse allestite dalla comunità cinese in piazza Vittorio, strappandole e portandole via.
Un gesto di puro vandalismo che, oltre al danno culturale, ha messo a rischio la sicurezza dei presenti, provocando il cedimento di una delle travi a cui le decorazioni erano agganciate.
L’episodio, avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica 9 febbraio, è stato ripreso dai cellulari e in poche ore ha fatto il giro del web, scatenando indignazione e polemiche.
“Mentre ci si lamenta del degrado della città, ecco come viene trattato un evento culturale”, si legge tra le reazioni degli utenti su i social, molti dei quali si sono detti imbarazzati per lo spettacolo indecoroso. Alcuni romani hanno persino espresso vergogna a nome dell’intera città, scusandosi con la comunità cinese per il comportamento di quei pochi irresponsabili.
I giardini di piazza Vittorio, addobbati con le tradizionali lanterne rosse per celebrare l’Anno del Serpente, avrebbero dovuto essere il cuore pulsante della festività. Ma invece di essere ammirate, le decorazioni sono state bersaglio di atti vandalici.
Il gesto irresponsabile ha avuto conseguenze concrete: il peso e la forza esercitata dai presenti hanno fatto crollare una delle travi di supporto, rendendo ancora più grave l’accaduto.
Carmen Trimarchi, membro del Comitato Rinascita Esquilino, ha evidenziato: “Il gesto sicuramente è da condannare. Io quando sono passata ho visto la trave spezzata. La cosa sì è stata vergognosa. Un peccato, perché era in corso una bellissima festa, con spettacoli e stand gastronomici. La comunità cinese, mi verrebbe da dire, dovrebbe organizzare spesso queste kermesse, visto l’attenzione che ci mette“.
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