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Portonaccio: Roma ricorda la famiglia Efrati

Apposta una targa in via di Portonaccio 194 in memoria dei componenti della famiglia deportati ad Auschwitz

Roma ricorda la Famiglia Efrati. Questa mattina è stata inaugurata una targa commemorativa sul nuovo edificio nel luogo in cui sorgeva la loro casa in via di Portonaccio 194.

Tra le istituzioni presenti il Vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale Luca Bergamo, l’Assessore al Bilancio, Pari Opportunità e Trasparenza del Municipio IV Isabella Parrilla, la Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia e il Vice Presidente della Fondazione Museo della Shoah Paolo Masini.

La famiglia Efrati era composta da quindici persone, e il 16 ottobre 1943 otto figli e i due genitori –  il padre Abramo Umberto con la moglie Maria Di Segni, incinta, e i figli Enrica, Angelo, Cesare, Fortunata, Grazia, Giuditta, Dora e Marco – furono arrestati per poi essere deportati nel campo di sterminio di Auschwitz. Tra i cinque figli che scamparono al rastrellamento, Lazzaro sarà successivamente deportato e ucciso nel campo di sterminio di Ebensee. Solo Emilia Efrati oggi è ancora in vita ed ha partecipato questa mattina allo svelamento della targa.

 


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