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Ritrovamenti interessanti nella Villa di Plinio

Serve una recinzione adeguata per preservare l'area dai vandali

Roma 5 settembre – Sono terminati da poco meno di 2 settimane i lavori di recinzione di tutta l’area della cosiddetta Villa di Plinio all’interno della pineta di Castelfusano. L’area archeologica è sotto la tutela della Sovraintendenza Comunale per i Beni Culturali, retta da Eugenio La Rocca. Tali lavori sono stati eseguiti a protezione del completamento dello scavo archeologico e del restauro del complesso romano terminato a fine giugno 2008, secondo l’autorizzazione n.871 del 25 luglio 2007.
I lavori sono costati circa 250.000 euro e hanno portato alla luce diversi ambienti della villa mai indagati, contribuendo ad una migliore identificazione delle vicende storiche e architettoniche. Ma l’aspetto più interessante è stato l’individuazione di un acquedotto sotterraneo rinvenuto sul retro della villa, tra questa e la via Severiana, nonché il rinvenimento di importanti elementi della piccola Chiesa Paleocristiana, anch’essa racchiusa nel recinto degli scavi. Qui, per esempio, sono tornate alla luce le basi delle colonne del nartece, l’atrio addossato alla facciata delle basilica paleocristiana, di cui non si conosceva prima l’esistenza.

Purtroppo però nessuna notizia degli scavi è stata finora pubblicata e neppure è noto se l’area verrà o no riaperta al pubblico. Ci domandiamo a questo punto che senso abbia avuto recintare tutta l’area con una semplice rete metallica, facile mira dei vandali e perché non si sia prevista invece una recinzione più robusta.

L’Associazione Severiana vigilerà sulla conservazione di quanto realizzato ma attende un segnale concreto da parte delle Istituzioni per la necessaria fruizione da parte dei Cittadini della Villa di Plinio.

Associazione Culturale Severiana
Il Vice Presidente
dr.Ing. Andrea Schiavone


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