Roma dice addio all’IPA: verso la chiusura l’Istituto di Previdenza dei dipendenti capitolini

L'Istituto verrà dismesso nel 2025

L’Istituto di Previdenza e Assistenza per i dipendenti di Roma Capitale (IPA), un ente storico fondato nel lontano 1940, sta per chiudere i battenti.

La decisione, presa dal primo cittadino Roberto Gualtieri, è stata messa nero su bianco con un’ordinanza datata 24 settembre, che segna l’inizio del processo di smantellamento di un’istituzione centrale nel welfare dei dipendenti comunali.

Una lunga agonia finanziaria:
L’IPA non è nuovo alle difficoltà: sin dal 2012, l’ente ha mostrato segni di profonda crisi economica e gestionale, tanto da essere sottoposto a ripetuti commissariamenti.

Purtroppo, la situazione finanziaria dell’Istituto si è rivelata insostenibile: un buco di oltre 46 milioni di euro legato a prestiti concessi con eccessiva leggerezza e mai rimborsati ha minato le fondamenta economiche dell’IPA.

Già dal 2016, il patrimonio risultava in sofferenza. Dopo un anno di controlli e verifiche, è apparso chiaro che non vi fosse margine per un salvataggio.

La nuova ordinanza firmata da Gualtieri prevede quindi la proroga del commissariamento fino al 31 dicembre 2024 e l’avvio del processo di chiusura definitiva, fissato per i primi mesi del 2025.

Il destino dei dipendenti e le tutele per i contributi versati:
A pesare sulla decisione anche l’ennesimo monito lanciato dalla Corte dei Conti a marzo 2023, che ha segnalato gravi irregolarità nella gestione amministrativa dell’IPA.

Tra le criticità denunciate, una cronica mancanza di organizzazione interna e un abuso di gestioni straordinarie, che hanno finito per peggiorare ulteriormente la situazione.

Nonostante l’inevitabile chiusura, dal Campidoglio assicurano che i versamenti dei dipendenti saranno salvaguardati.

“Si passerà dal vecchio modello dell’IPA, che era all’avanguardia quando è stato creato, a un sistema nuovo, basato su fondi previdenziali e assistenziali”, spiegano fonti interne all’amministrazione. L’obiettivo è garantire che nessun lavoratore perda quanto versato negli anni.

Reazioni politiche e il dibattito sul welfare capitolino:
La notizia della chiusura dell’IPA ha suscitato dure reazioni nella politica cittadina. Antonio De Santis, ex assessore al personale e oggi consigliere d’opposizione, non ha usato mezzi termini:

È una notizia pessima che rischia di passare sotto silenzio. In un contesto di salari già bassi, si taglia ulteriormente il welfare. Ora le questioni principali sono due: restituire quanto già versato ai dipendenti e costruire un nuovo sistema di welfare che rimpiazzi quello storico dell’IPA. Chiediamo massima trasparenza e soluzioni tempestive”.

Anche la Lega, con Fabrizio Santori, ha espresso il suo dissenso: “Dopo quasi due anni di commissariamento e immobilismo, il Pd decide di eliminare l’IPA. Vogliamo la convocazione immediata di un’assemblea capitolina straordinaria per fare chiarezza. Gualtieri non può nascondersi dietro questo ennesimo fallimento: deve spiegare chiaramente cosa accadrà ora”.


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4 commenti su “Roma dice addio all’IPA: verso la chiusura l’Istituto di Previdenza dei dipendenti capitolini

  1. CON L’ ATTUALE AMMINISTRAZIONE COSA SI ASPETTAVANO I CAPITOLINI? PROPRIO VERO IL VECCHIO DETTO….SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO

  2. Sono d’accordo sono diversi anni che fanno finta che va tutto bene poi naturalmente all’amministrazione comunale attuale non interessa che i dipendenti abbiano versato tanto e in cambio, specialmente nell’ultimo anno, hanno potuto fare poche cose una volta sì che era un centro all’avanguardia

  3. Come mai ci sono 46 milioni di debiti, piú della sanitá pubblica. Bisogna fare chiarezza e i responsabili pagano per intero i danni fatti alla collettivitá.

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