“Roma si muove”, obiettivo sostenibilità e innovazione

Politiche della mobilità strategiche per la trasformazione della città

L’ex deposito Atac di San Paolo ha ospitato l’evento “Roma si muove: Infrastrutture, Sostenibilità, Innovazione“, organizzato per fare il punto sulle politiche della mobilità che l’amministrazione sta portando avanti per lo sviluppo della città. Un settore strategico sul quale si sta puntando per centrare l’obiettivo della trasformazione di Roma, a partire dalla rivoluzione dei trasporti.

All’evento hanno partecipato il sindaco Roberto Gualtieri, la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, l’assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture, Ornella Segnalini, il Direttore generale di Atac Spa, Alberto Zorzan, il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, la presidente Roma servizi per la mobilità, Anna Donati, e il presidente della commissione capitolina permanente mobilità, Giovanni Zannola.

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sugli interventi e gli investimenti attuati nei due anni e mezzo della Giunta e quelli che saranno realizzati in vista del Giubileo, a disposizione dei turisti e cittadini per il futuro. Per il trasporto pubblico di Roma le parole chiave sono: accessibilità e intermodalità.

La città deve avere una visione della mobilità e deve riuscire a tenerla ferma nel lungo periodo – ha spiegato l’assessore Patané – perché le trasformazioni in questo settore sono molto lunghe e per farlo c’è la necessità che questa visione sia condivisa.

Ecco perché è necessario un Patto per la Mobilità che coinvolga tutti i principali attori che hanno interesse alla nostra città: tutte le istituzioni, tutte le forze politiche, tutte le organizzazioni sindacali, tutte le associazioni di categoria”.

Il titolare della Mobilità ha illustrato il lavoro in corso per rimettere in sesto le infrastrutture romane, a cominciare dalle metropolitane di Roma: dalla revisione dei treni al rinnovo della flotta per aumentare la frequenza dei passaggi; dai lavori di armamento delle stazioni a quelli di riqualificazione; dalla ristrutturazione della rete tranviaria alla progettazione di nuove linee; dal nodo ferroviario alla mobilità alternativa e sostenibile, all’intermodalità.

La complessità di Roma non consente di puntare su una sola tipologia di infrastruttura ma obbliga a puntare decisamente su un mix infrastrutturale.

È il sindaco Gualtieri a puntalizzare che “abbiamo posto le basi per quelli che oggi sono cantieri, ma presto sarà finalmente un trasporto pubblico migliore. Oltre ad aggiustare i binari dei treni e delle metropolitane, abbiamo comprato più di 1000 autobus, 121 tram e 53 treni della metropolitana”.

Abbiamo messo in campo per 10 anni 10 miliardi per gli investimenti, abbiamo sempre ringraziato i governi quando ce li hanno dati. Un miliardo l’anno: nei precedenti anni furono meno di 100 mln l’anno – ha aggiunto Gualtieri –  abbiamo decuplicato gli investimenti sia spendendo soldi che non erano stati spesi sia andando a cercare finanziamenti. Abbiamo trovato 200 mln aggiuntivi nelle pieghe del bilancio per la spesa corrente.

Ora dobbiamo raggiungere fino al 2040 i 20 mld per mantenere il ritmo degli investimenti, e 150 mln in più sul tpl per farlo funzionare e aumentare il numero dei chilometri. È possibile farlo”.

Dopo moltissimi anni di mancati investimenti e programmazione – ha affermato il presidente della Commissione Mobilità Zannola –  occorreva prima di tutto mettere in campo una visione coraggiosa nell’ambito delle politiche della mobilità, considerandole l’elemento in grado di garantire la piena trasformazione di Roma in una grande capitale europea e nello stesso tempo l’avanzamento della democrazia servendo ogni luogo della città con il servizio di trasporto pubblico e ripensandone gli spazi in favore della comunità, rendendoli piu sostenbili e sicuri.”.

Inizio lavori del GRAB:

“Roma si muove” è stata anche l’occasione per far partire ufficialmente il cantiere per la realizzazione del Grande raccordo anulare delle biciclette (GRAB), in via di San Gregorio al centro di Roma. A dare il segnale sonoro di avvio – dopo il quale gli operai, in collegamento video, hanno dato il via ai lavori –  è stato ancora il sindaco Roberto Gualtieri, insieme all’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè.

Il Grab è un progetto di livello internazionale, mondiale, di cui tutti mi chiedono quando vado all’estero ai convegni; – ha spiegato Patanè che ha anche ricordato l’importanza dell’approvazione del PUMS – è qualcosa di operativo che serve alla mobilità di Roma, perché raccorda tutte le ciclabili esistenti, ma ha anche un grande valore culturale.

Unisce tutti i più importanti siti ambientali e archeologici di Roma e poi il suo nome richiama il Gra: in quegli anni abbiamo fatto un monumento all’automobile, oggi nel 2024 pensiamo che la mobilità debba cambiare molto e quindi si passa dal raccordo delle automobili al Grab delle biciclette.

Il Grab misura 50 km divisi in 6 lotti, e quello centrale che parte da San Gregorio e arriva all’Appia Antica e quindi cominceremo a lavorare sul primo e sul secondo, che è quello del Quadraro, parallelamente.

Poi arriveranno gli altri 4 lotti. I primi due saranno pronti per il Giubileo, perché sono corti e semplici ma anche complicati perché la Soprintendenza è molto attenta perché abbiamo dovuto usare miscele drenanti, un travertino particolare. Corti ma qualitativamente impegnativi”.


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