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Saldi nella Capitale

Deluse le aspettative. I consumi calano del 15% rispetto al 2007

1- Foto Abramo De Licio – GMT

Via ai saldi, anche, nella Capitale. Dopo Napoli e Genova, il 5 luglio 2008, la grande stagione degli affari estivi è partita a Roma, insieme a Milano, Torino, Bari e Venezia.
Quest’anno caratterizzata da grandi aspettative per i commercianti della Capitale, amplificate dal pessimo andamento economico del 2008, da pronostici di spesa di circa 280 euro a famiglia, e dai soliti vademecum delle Associazioni per tutelare i consumatori da tranelli o raggiri.
Non sono mancati, neanche, gli ispettori, in giro dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, nelle strade dello shopping e nei centri commerciali. 

Ma, nonostante le aspettative, le vendite nel primo fine settimana di saldi, sono partite malissimo. Delusione per chi sperava in una boccata d’ossigeno per i consumi.
Secondo il Codacons “l’andamento è tra i peggiori degli ultimi anni”. In base al monitoraggio infatti, il numero di cittadini in circa di affari sarebbe diminuito di circa il 10% rispetto i saldi estivi del 2007, mentre la propensione all’acquisto sarebbe crollata del 15%. E non ci sarebbero neanche stime ottimistiche per i giorni successivi.

”Gli effetti del caro-petrolio, associati ad una politica dei prezzi sbagliata e ad una generale sfiducia dei consumatori, si fanno sentire – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi. "I cittadini sempre più impoveriti tagliano, soprattutto, le spese per abbigliamento e calzature, al fine di poter far fronte a rate, bollette, mutui e tariffe sempre crescenti.
L’unica soluzione – conclude Rienzi – è quella di liberalizzare i saldi e arrivare ad una generale e sensibile riduzione dei prezzi per far riprendere i consumi degli italiani”.


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