Sanità del Lazio, svolta storica: via libera ai bilanci delle Asl e 94 milioni svincolati

D’Amato: “Frutto anche del lavoro della precedente Giunta e degli uffici regionali”

La sanità del Lazio ha finalmente voltato pagina dopo anni di incertezze finanziarie, segnando l’inizio di una nuova fase di stabilità e investimenti. Ieri, 2 ottobre, l’assessore al Bilancio del Lazio, Giancarlo Righini, ha annunciato una svolta decisiva: durante un tavolo di verifica chiuso insieme al presidente Francesco Rocca e ai direttori Urbani e Marafini, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha dato il via libera definitivo ai bilanci di tutte le Asl regionali, liberando le somme accantonate.

Oltre ai 42 milioni già svincolati la scorsa settimana, altri 94 milioni relativi al precedente esercizio sono stati messi a disposizione, consentendo una copertura delle perdite delle Asl per un totale di 475 milioni.

“Con questa operazione si chiude una brutta pagina di incertezza nella sanità regionale”, ha dichiarato Righini, sottolineando come si stia aprendo ora una “stagione di investimenti” grazie al riequilibrio dei conti.

Per la prima volta, si prevede che il bilancio 2023 si chiuderà con un utile di 30 milioni, con stime ancora più ottimistiche per il 2024, dove si prospetta un utile superiore ai 50 milioni. Questo permetterà al Lazio di uscire dal piano di rientro sanitario, segnando un passo importante verso un sistema sanitario regionale più efficiente e orientato agli investimenti per i cittadini.

Tuttavia, l’uscita definitiva dal piano di rientro richiederà ancora del tempo. Righini ha spiegato che, per completare l’iter, sarà necessario attendere la chiusura del bilancio 2024, con un accertamento formale che richiederà circa un anno. Nonostante ciò, Righini si è mostrato fiducioso: “Per noi è solo questione di tempo, siamo certi che raggiungeremo questi obiettivi”.

Anche Alessio D’Amato, consigliere regionale di Azione ed ex assessore alla sanità della giunta Zingaretti, ha commentato i risultati, riconoscendo l’importanza del lavoro della precedente giunta nella stabilizzazione dei conti. D’Amato ha ribadito che i fondamentali erano già solidi e che gli allarmi iniziali sulla tenuta finanziaria della sanità regionale erano infondati.

Tuttavia, ha espresso una preoccupazione sul futuro mancato gettito fiscale: l’uscita dal piano di rientro comporterebbe la perdita dell’extra gettito IRAP e dell’addizionale IRPEF, una cifra stimata in oltre 800 milioni di euro. D’Amato ha annunciato che chiederà chiarimenti su come si intenda affrontare questa mancanza di entrate, aprendo un nuovo dibattito sulla gestione delle risorse regionali.

In attesa della formalizzazione dell’uscita dal piano di rientro, il Lazio si avvia dunque verso una nuova fase di sostenibilità economica e investimenti nel settore sanitario, portando maggiore sicurezza e prospettive di crescita ai cittadini.


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