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Si è spento Paolo Margani

E’ stato il primo, il più provetto, il più entusiasta e disponibile dei fotografi del nostro mensile "Abitare A"

Si è spento Paolo Margani (i funerali il 9 febbraio alle ore 10 nella parrocchia di largo Agosta).
Margani è stato (la citazione è dal recente libro “Abitare A vent’anni”) “il primo, il più provetto, il più entusiasta e disponibile dei fotografi di Abitare A, il solo capace di seguire pazientemente nelle scorribande cronistiche nei vari quartieri di Roma est il direttore-podista Luciani, cui imponeva solo la lettura di qualche suo sonetto (ne ha scritti a migliaia il sor Paolo, fotografo in Centocelle, piazza Teofrasto 17). Dei suoi scatti è piena quasi tutta la cronaca del giornale negli anni da 1987 al 1993.”
Nel libro prima citato sono riportati molte sue foto.

Nel formulare alla famiglia le più sentite condoglianze della nostra redazione, ci piace riportare qui di seguito un redazionale con foto carpita a sorpresa che dedicammo a Paolo. Apparve sul numero luglio/settembre 1988 con il titolo: “Dove la foto è ancora arte”. Eccolo.
“Fare una foto è ormai diventata una delle cose più banali, un gioco da ragazzi, con macchine che fanno ormai tutto da sé. Fare una foto, una foto da incorniciare o da conservare nell’album delle ricorrenze più care rimane una cosa difficile, che richiede e continuerà a richiedere alta professionalità.
A Centocelle e dintorni non mancano bravi professionisti. Tra questi emerge Paolo Margani, da 27 anni fotografo in piazza Teofrasto 17, un’autentica passione per la foto fin dagli anni della prima giovinezza, quando faceva apprendistato presso lo studio d’arte Cavalieri di Rieti, poi sulla riviera adriatica in Abruzzo, presso la rivista Ruota sprint e dal 1961 a Centocelle.
Abbiamo voluto con questo ritratto, fargli una cosa gradita e soprattutto far conoscere ai nostri lettori chi si nasconde dietro le belle foto di Abitare A. E’ Paolo Margani, fotografo ritrattista, massima cura nei dettagli, affidabilità e grande amore per il quartiere e la sua gente.”

Addio Paolo.

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