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Una famiglia di Tor Bella Monaca da anni importunata e molestata dai vicini di casa

Tania, 25 anni, racconta ad Abitare la sua Odissea. Un lettore risponde

Mi sono trasferita a Tor Bella Monaca da due anni. Racconta Tania Di Bello, una giovane ragazza di 25 anni. Per 12 siamo stati a casa di mia nonna, a Centocelle, ma poi, per esigenze della famiglia, abbiamo dovuto lasciare l’abitazione. Così mio padre si è deciso a comprare la prima casa, un villino a 2 piani. Ci siamo trasferiti ufficialmente il 23 ottobre 2006".

Una data che ha segnato l’inizio di un incubo per la famiglia Di Bello. Tania vive in casa con i suoi genitori, il compagno, un fratello e due sorelle, una di appena 20 mesi. Poco dopo il trasloco si è accorta di alcuni comportamenti insoliti dei vicini di casa, 5 persone di cui 4 di origine polacca ed un italiano, il proprietario di casa. Spesso, infatti, bussavano alla porta “suggerendo” alla  famiglia di Tania quello che avrebbero dovuto fare. Tra le tante indicazioni c’era anche quella di non invitare gente. Tania racconta che all’inizio per esigenze di civile convivenza fece finta di nulla e ignorò la cosa. Il passare del tempo, però, amplificò le pressioni dei vicini fino a che la situazione degenerò in una litigata furibonda durante la quale intervenirono i Carabinieri. Il padre di Tania, in quell’occasione, il 6 agosto del 2007, data incancellabile nella memoria di Tania, è stato trasportato in ospedale e ha dovuto subire un intervento al cuore. 
Da quel momento in poi la vita è stata impossibile a causa delle continue minacce dei vicini e dei dispetti di ogni genere: dagli sfregi alle automobili ai tentativi di rendere impossibile la vita in casa.

Tania fa un bilancio. "Abbiamo presentato 7 denunce al comando dei Carabinieri di Tor Bella Monaca – racconta – abbiamo richiesto l’ intervento del 113 e del 112 innumerevoli volte, anche, nelle ore notturne. Papà è stato trasportato ben 3 volte in ambulanza al Pronto Soccorso. Abbiamo scritto al Presidente della Repubblica, al Prefetto, persinoalla trasmissione "Mi Manda Rai Tre". Non so più cosa fare. Nonostante queste persone siano state diffidate per molestie dal Comando dei Carabinieri, ci troviamo ancora ad oggi a vivere una situazione difficilissima".

Solo da poco tempo Tania è venuta a sapere che i vecchi proprietari di casa hanno venduto l’immobile a causa degli stessi problemi di vicinato, per i quali anche loro avevano sporto diverse denunce.
Speriamo che questa volta non siano ancora le prepotenze e le angherie dei vicini ad avere la meglio. Tutti i politici in questa campagna hanno dichiarato di voler cambiare Roma e l’Italia. Ecco un caso per iniziare a dimostrare realmente qualcosa ed evitare che la notizia finisca in Cronaca Nera.

Un lettore di Abitare legge l’articolo e risponde:

"Tania potremmo essere noi.
Il problema è che fortunatamente Tania non siamo noi.
Il problema è che fortunatamente per i vicini di casa Tania non è quella che loro si meriterebbero fosse.
Il problema è che fortunatamente per i vicini di Tania la giustizia in Italia non è giustizia.
Il problema è che Tania in Italia rimarrà sola.
Il problema è che Tania siamo noi".

D.C.


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