

Chiudono il ciclo delle sette tappe previste dal progetto
Inaugurati oggi gli ultimi due percorsi turistici inediti del progetto Unexpected Itineraries of Rome, Almone e Tor Marancia. Con questa doppia apertura si completa il progetto voluto da Roma Capitale attraverso l’assessorato ai Grandi Eventi, sport, turismo e moda per promuovere un’esperienza turistica più sostenibile, diffusa e autentica, lontana dalle rotte del turismo di massa e capace di restituire visibilità a luoghi straordinari ma meno noti della città.
I nuovi itinerari, entrambi situati nel Municipio VIII, chiudono il ciclo delle sette tappe previste dal progetto, già attivo nei territori di Gabii e San Vittorino (VI Municipio), Esquilino (I Municipio), Parco degli Acquedotti (VII Municipio) e Parco dei Martiri di Forte Bravetta (XII Municipio).
Il progetto, realizzato grazie a un finanziamento di 1,2 milioni di euro ottenuto tramite il bando del Ministero del Turismo nell’ambito della misura “Grandi Destinazioni Italiane per un Turismo Sostenibile”, con fondi del Piano di Sviluppo e Coesione, è stato curato dal dipartimento Grande Eventi, sport, turismo e moda in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
All’inaugurazione hanno preso parte il Sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore allo Sport, turismo, moda e grandi eventi Alessandro Onorato, il Presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, l’assessore regionale al Bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste Giancarlo Righini, il direttore del parco regionale dell’Appia Antica Enrico Maria Guarneri, il Commissario Straordinario Fabrizio Molina e il direttore del parco archeologico dell’Appia Antica Simone Quilici. Presenti anche i consiglieri capitolini Valeria Baglio, Tommaso Amodeo, Antonella Melito e Rocco Ferraro.
L’itinerario Almone segue idealmente il corso del fiume sacro agli antichi romani, oggi in gran parte interrato, partendo dal quartiere Ostiense e dal Gazometro fino ad attraversare l’ex Cartiera Latina e immergersi nel Parco della Caffarella. Lungo oltre sei chilometri, il tracciato collega archeologia industriale, street art, aree naturalistiche e testimonianze classiche, con tappe che includono la Centrale Montemartini, il Gazometro, la chiesa del Domine Quo Vadis, le catacombe di San Callisto, le aree umide per il birdwatching e gli habitat fluviali restaurati.
L’itinerario Tor Marancia, invece, offre un’immersione nell’arte urbana contemporanea e nella campagna romana. Partendo da piazza Elio Rufino, il percorso si snoda tra le palazzine ATER del quartiere, che ospitano il Museo Condominiale di Tor Marancia. La collezione è composta da 23 opere murali monumentali realizzate da importanti artisti internazionali che hanno trasformato undici edifici di edilizia popolare costruiti nel 1947 in altrettante tele urbane. Il museo è un esempio virtuoso di rigenerazione urbana e partecipazione civica. Le opere raccontano storie di vita quotidiana, memoria e futuro, in un dialogo costante tra arte e comunità.
L’itinerario prosegue fino all’ingresso dell’area protetta di Tor Marancia, 200 ettari di tenuta agricola e paesaggio naturale, oggi al centro di un ambizioso progetto di recupero dei casali e di riqualificazione ecologica e culturale.
LEGACY – Su entrambi i percorsi sono stati installati pannelli segnaletici, nuove aree relax con tavoli e sedute, panchine, rastrelliere per biciclette e sono state finanziate attività didattiche e visite guidate gratuite per cittadini, famiglie e scuole. Particolare attenzione è stata dedicata ai più piccoli, con iniziative come il birdwatching e i percorsi botanici nel Parco della Caffarella.
L’APPLICAZIONE – A supporto degli itinerari, è disponibile l’app multimediale gratuita Unexpected.it che offre contenuti geolocalizzati, audioguide, testi e immagini accessibili anche a utenti non vedenti, con audiodescrizioni in italiano e inglese. L’esperienza digitale consente di approfondire ogni tappa del percorso in modo personalizzato, interattivo e inclusivo.
Con Almone e Tor Marancia, il progetto Unexpected Itineraries of Rome chiude il suo ciclo, lasciando un segno concreto nei territori attraversati: nuovi spazi restituiti alla cittadinanza, raccontati attraverso arte, paesaggio e memoria urbana. Un invito a scoprire Roma da prospettive inedite, più lente e più consapevoli.
“È per noi motivo di grande gioia e soddisfazione – ha commentato il sindaco – sono delle scoperte molto belle anche per chi conosce Roma, che non cessa mai di stupire. Rappresentano la congiunzione di una doppia azione: la prima è superare l’overtourism mordi e fuggi, sempre negli stessi luoghi, senza capire l’enormità delle cose che Roma ha da offrire. L’altro aspetto è superare la dicotomia tra ciò che è turistico e ciò che è per i romani, come se il turismo fosse un bene dedicato ad altri e non la condivisione della bellezza della nostra città. È l’esperienza della scoperta di Roma per i nostri ospiti e per noi stessi. Oggi ci riappropriamo di parti fondamentali della nostra storia: ci sono attrazioni naturalistiche, archeologiche e di archeologia industriale. Questo è un bellissimo progetto che amplia non solo il numero dei siti turistici di Roma, ma consente anche di espandere la nostra consapevolezza di cosa è Roma per capire meglio il nostro presente“.
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