Anziani e senzatetto al centro del PNRR: Roma avvia i progetti di assistenza e accoglienza
Un primo bilancio di questo intervento sarà disponibile a maggio 2025, sei mesi dopo il suo avvioSi è tenuta oggi una riunione della Commissione Speciale PNRR, dedicata all’esame degli avanzamenti dei progetti per il rafforzamento dei servizi sociali e domiciliari e il supporto abitativo per le persone in difficoltà.
Al centro dell’incontro, a cui hanno partecipato l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari, assessori municipali e tecnici del Dipartimento, si sono discussi i progressi di “A casa con Cura” e dei progetti di Housing Temporaneo e delle Stazioni di Posta.
Un nuovo approccio ai servizi sociali per i senza fissa dimora e le dimissioni protette:
Giovanni Caudo, Presidente della Commissione PNRR, ha sottolineato come il dibattito pubblico si sia concentrato sulle problematiche dei senza fissa dimora, ma ha evidenziato anche i passi concreti dell’amministrazione romana:
“Questa Amministrazione sta realizzando infrastrutture sociali non solo fisiche, ma anche servizi di accompagnamento per le persone e le famiglie, grazie ai fondi del PNRR che stanno generando un impatto positivo nella città”.
L’assessora Barbara Funari ha spiegato che il progetto sperimentale “A casa con cura”, sostenuto dalla ASL Roma 1, introduce un modello di assistenza integrata per garantire che gli anziani dimessi dagli ospedali possano ricevere assistenza continuativa, evitando lunghe degenze o ricoveri impropri in RSA.
Questo progetto, finanziato con 1,3 milioni di euro del PNRR e strutturato in quattro lotti, prevede assistenza per 500 anziani over 65, con l’istituzione di una centrale operativa per il monitoraggio a distanza e servizi di teleassistenza.
Un primo bilancio di questo intervento sarà disponibile a maggio 2025, sei mesi dopo il suo avvio.
Housing Temporaneo e Stazioni di Posta per supportare l’inclusione sociale
Per quanto riguarda i progetti di Housing Temporaneo e le Stazioni di Posta, i tecnici del Dipartimento hanno confermato che saranno disponibili 150 posti complessivi, che rafforzeranno la rete di accoglienza della Capitale.
Le Stazioni di Posta, in particolare, sono concepite come centri di inclusione socio-lavorativa, mirati a offrire supporto a chi vive in condizioni di estrema difficoltà.
Gli accordi con i proprietari degli immobili sono stati quasi tutti finalizzati, e si prevede che i lavori saranno completati entro aprile 2025 per alcuni interventi, e settembre 2025 per i progetti più complessi, per consentire l’attivazione dei servizi entro la scadenza del 30 giugno 2026.
Un modello integrato per la città: il ruolo dei fondi e delle comunità locali
Caudo ha concluso sottolineando l’importanza dell’integrazione tra fondi PNRR e ministeriali, come scelta strategica della giunta comunale: “Per la prima volta, i servizi e le infrastrutture sociali saranno radicati in modo stabile sul territorio di Roma, coinvolgendo tutte le zone, in particolare quelle periferiche”.
Le Stazioni di Posta e le nuove strutture di Housing First saranno circondate da servizi comunitari come i Poli Civici e le scuole, per creare un tessuto urbano più inclusivo.
L’obiettivo, come ribadito in Commissione, è quello di rendere i servizi parte integrante della vita delle comunità locali, ponendo le basi per un modello di assistenza che sia continuativo e capace di rispondere alle esigenze del territorio.
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