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Cinecittà, Italia Nostra: Ennesimo e inamissibile rogo

L’Amministrazione Gualtieri prenda atto dell’urgenza di rimuovere le cause dei roghi e insieme della necessità di un piano di salvaguardia delle aree verdi cittadine e dei parchi urbani

Italia Nostra Roma esprime solidarietà agli operatori gravemente ustionati. Solidarietà e vicinanza ai volontari della Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco, fortemente sotto organico che sono chiamati a intervenire sempre più di frequente in situazioni che dovrebbero essere prevenute.

L’Amministrazione Gualtieri prenda atto dell’urgenza di rimuovere le cause dei roghi e insieme della necessità di un piano di salvaguardia delle aree verdi cittadine e dei parchi urbani.

Due sono a nostro parere le cause dei roghi non affrontate dalla Amministrazione:

1) Dopo ripetuti censimenti, siamo giunti all’ Estate con il permanere di discariche a cielo aperto in aree non presidiate. 2) Un inveterato lasciar fare e lasciar correre ha determinato il fenomeno dell’esistenza di almeno un migliaio di discariche (secondo quanto risulta da un noto censimento di Legambiente).

L’Amministrazione capitolina ha quantomeno sottovalutato il problema e non ha evidentemente coinvolto tutte le Istituzioni in qualche modo competenti né le Forze dell’ordine. Senza capire: come si formano, a chi giovano, chi ci guadagna? Senza indagare come mai non si riesce a reprimere un fenomeno intollerabile anche sotto il profilo dell’ordine pubblico e della salute.

Roma dunque è diventata purtroppo città dei roghi per antonomasia: degrado, incuria, abbandono, mancata predisposizione di attività di prevenzione. Questa è la nostra verità, a cui siamo pervenuti.

2) Vanno a fuoco le aree naturali più preziose.

Questa volta è andata a fuoco l’area verde in zona Cinecittà Est conosciuta come “Pratone di Torre Spaccata”. Nel Pratone, in seguito agli scavi preventivi per realizzare il progetto SDO (sistema direzionale orientale poi interrotto), sono venuti alla luce tra il 1997 e il 2006 quattro ville romane suburbane, strutture ipogee, necropoli, vari esempi di sepoltura.

Ma sono andate a fuoco anche aree che fanno già parte di Enti Parco regionali urbani, tutti sotto la gestione di Roma Natura. Basti qui ricordare: la Riserva di Monte Mario e la Riserva dell’Aniene.

Si tratta di Enti con una lunga storia, dotati dei necessari specialisti ed anche di GUARDIAPARCO?

Comune e Regione non possono dunque fare finta di nulla. A nostro parere devono:

  • la Regione, governare questi Enti;
  • il Comune, che si giova del patrimonio naturale e della bellezza dei Parchi, chiedere quotidianamente conto ad essi delle dovute attività di prevenzione e della loro attenzione al problema.

Anche su tutto questo deve prodursi con urgenza un cambiamento o, come ama dire l’Assessora all’Ambiente, un cambio di passo.


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