Da Primi Piatti prodotti genuini e di qualità

Dal 1994 in viale Sacco e Vanzetti 50

Piacevolissimo incontro e intervista con Stefania Di Francesco, fondatrice e titolare dell’esercizio Primi piatti in viale Sacco e Vanzetti 50 a Colli Aniene, al quale abbiamo chiesto di fare una sintesi della nascita e della crescita di un esercizio che ormai è radicato nelle abitudini alimentari dei residenti del quartiere in cerca di prodotti genuini e di qualità.

“Praticamente – ci risponde – abbiamo aperto, come naturale seguito dopo un breve apprendistato, ho finalmente aperto nel 1994 questa Pasta all’uovo, superando grandi difficoltà, soprattutto nell’avviamento perché si trattava di un’attività nuova a Colli Aniene”.

E prima di venire a Colli Aniene?

Ero un grossista di uova e da ragazzo ho lavorato in una Pasta all’Uovo di un mio amico.

Difficoltà nell’avvio? Quali?

Soprattutto di farsi conoscere, e poi, avendo un prodotto di qualità (e la qualità ha – com’è giusto un suo costo) è stato arduo conquistare la clientela che non si è avvicinata a noi subito con grande entusiasmo, ma lo ha fatto gradualmente, e, dopo 28 anni ancora siamo qui.

Vi siete dovuti conquistare la fiducia?

Certamente, e questo avviene lentamente, operando bene e cercando di soddisfare al meglio le esigenze della clientela.

Quali le ragioni e il segreto del successo di Primi piatti?

La grande volontà e la perseveranza nel voler raggiungere un ambizioso punto d’arrivo, che ancora non abbiamo ottenuto totalmente ma al quale ci siamo avvicinati moltissimo. Perché, conoscendo le migliori Paste all’Uovo di Roma sapevo dove potevo e dove dovevo arrivare. Quindi ci sono pervenuto con il tempo e la graduale conoscenza e selezione delle materie prime e poi pian piano anche la migliore preparazione del prodotto, che sempre gradualmente abbiamo migliorato con la conoscenza, l’impegno e, successivamente l’esperienza acquisita.

Avete quindi lavorato soprattutto sulla qualità?

Fin dall’inizio. Poi però c’è voluto un po’ di tempo per realizzare un prodotto non solo di qualità, ma anche fatto bene e nell’ottimizzazione del prodotto ci è voluto un po’ di tempo e studio attento. E questa è l’unica strada che percorreremo, migliorando ogni giorno di più. Garantito al 110% dal sottoscritto fino a che rimarrà qua dentro!

Quindi avanti con l’entusiasmo e la passione?

Certamente, ma serve anche la volontà di non fermarsi, di non sentirsi mai arrivati al punto giusto della scala, avere come obiettivo sempre un gradino più in alto della scala da salire.

Come ricorda il quartiere al momento dell’avvio dell’attività?

Nel 1994 il quartiere era già ben strutturato e aveva moltissimi servizi, non ricordo se la metro era già in funzione o se mancava poco alla sua apertura. C’erano i mezzi di trasporto pubblico, le scuole e molti punti vendita già esistenti e una zona commerciale che anche se frastagliata. Comunque erano già tanti i negozi e noi ci siamo insediati in questo contesto con facilità (a parte la difficoltà di farsi conoscere). Il quartiere aveva voglia di novità, di innovazioni e di punti vendita di cose particolari non di altri supermercati. Quindi poco prima di noi è arrivato il Mercato AGS di via Grotta di Gregna ed era ben strutturato e ben accolto dalla popolazione che anzi lo aveva rivendicato e che lo frequentava, come avviene ancora oggi. Certo, nel tempo, la zona si è un po’ invecchiata, come noi del resto, ma il nostro è sempre un quartiere piacevole e vivibile.

E a proposito dei clienti e del loro comportamento?

Diciamo che non sono degli spendaccioni e non hanno troppa voglia di spendere un po’ di più per mangiare per cui bisogna comunque contenere un pochino i prezzi nonostante la qualità del prodotto. Ma ci sforziamo sempre di andare incontro anche alle esigenze economiche delle famiglie. Colli Aniene non è una zona eccessivamente facoltosa, ci sono benestanti certo, tanti benestanti, però ci sono anche tante famiglie che arrivano con un po’ di difficoltà a fine mese come nostri utenti del Tiburtino III. Quindi cerchiamo di mantenere i prezzi a livelli accettabili ma rimaniamo comunque soprannominati come “Bulgari”, perché evidentemente molti non arrivano a comprare il nostro prodotto e quindi ci etichettano in questo modo. Ma non ci dispiace perché Bulgari vende gioielli… E speriamo di arrivare al loro livello.

Com’è la situazione attuale del quartiere?

La prima cosa che non va è la pulizia da parte dell’Ama delle strade che è praticamente assente: una cosa gravissima perché comunque in questo quartiere ci sono persone che pagano le tasse e quindi hanno bisogno di avere un quartiere pulito come altri a Roma dove magari ci sono persone molto importanti e quindi è ben curata la pulizia sotto casa. Ma anche qui ci sono persone importanti, perché sono cittadini romani, e meritano di stare in un quartiere pulito.

I Vigili Urbani passano continuamente davanti ai nostri negozi a fare le contravvenzioni alle macchine e alle macchine temporaneamente in doppia fila. I supermercati godono di parcheggi e agevolazioni per i parcheggi e quant’altro, noi purtroppo ci dobbiamo accontentare delle persone che si fermano al volo in macchina e prendono un pacchetto di pasta e vanno via e non possono certamente pagare 60/70 euro di contravvenzione per questa minima spesa. Oltretutto in viale Sacco e Vanzetti non c’è mai intralcio, non si sente mai suonare perché non riesce a passare l’autobus o un camion, quindi riteniamo che questo dei vigili è un accanimento sugli utenti dei piccoli negozi per fare cassa. Questo l’ho contestata ai vigili stessi quando sono venuti qui a multare, addirittura una volta non volevano far scaricare un camion che ci stava consegnando la farina dicendo che intralciava il traffico mentre non c’era neanche una macchina in coda. Noi, negozi su strada abbiamo già tanti problemi e chiediamo solo un po’ di comprensione e di flessibilità.


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