Giubileo 2025: le promesse sulla moratoria degli sfratti restano al palo

Il disagio sociale cresce, e i sindacati puntano il dito contro le istituzioni, chiamandole a rispondere delle loro responsabilità

Roma si appresta a vivere un anno giubilare, ma per migliaia di famiglie l’aria di rinascita è solo un miraggio.

La Porta Santa è stata aperta il 24 dicembre, ma quella di casa rischia di chiudersi per sempre per chi vive sotto sfratto.

La promessa di una moratoria sulle esecuzioni, fatta due mesi fa con grande enfasi, è ancora un sogno infranto, e intanto il dramma quotidiano si consuma nei quartieri più vulnerabili.

L’ultimo episodio si è verificato il 24 gennaio a Centocelle, in via delle Gardenie. Lì, una famiglia è stata salvata in extremis dall’ennesimo sfratto, rinviato ancora una volta, ma con un orizzonte che resta incerto.

Il disagio sociale cresce, e i sindacati puntano il dito contro le istituzioni, chiamandole a rispondere delle loro responsabilità.

Foto Archivio

Promesse vuote e silenzi istituzionali

Era il 24 novembre quando, durante la presentazione del rapporto 2024 sulla povertà a Roma redatto da Caritas, il sindaco Roberto Gualtieri e il governatore Francesco Rocca si erano uniti alla Diocesi e a Caritas stessa per chiedere uno stop temporaneo agli sfratti durante l’anno giubilare.

Un’alleanza inedita che aveva acceso speranze, ma che, al momento, non ha prodotto alcun risultato concreto.

I sindacati degli inquiliniUnione Inquilini, Sunia, Sicet, Uniat e Feder.casa – non ci stanno più e con una lettera aperta denunciano l’immobilismo:

Avete pronunciato parole importanti, di consenso, e preso l’impegno di porre la questione nelle sedi idonee. Parole che seguivano, tra l’alltro, un voto molto largo in consiglio comunale che si è espresso nella stessa direzione.

Non è nostra intenzione scaricare su di voi responsabilità che sono competenza di altri organi istituzionali, in particolare Governo e Parlamento, ferme restando le vostre competenze in materia di salvaguardia della salute pubblica e di tutela della coesione sociale.

Vi chiediamo, però, di non fermarvi alle semplici parole di auspicio ma di agire in coerenza si legge nel testo.

La critica è chiara: mentre i politici si nascondono dietro questioni burocratiche e polemiche politiche, i cittadini continuano a pagare il prezzo di questa inerzia.

La vita a rischio sfratto: una crisi nella crisi

Dietro i numeri, ci sono vite appese a un filo. Famiglie che lottano contro bollette insostenibili, lavori precari e un mercato degli affitti sempre più spietato.

Per loro, ogni giorno è una battaglia contro il tempo, con il rischio di trovarsi senza un tetto da un momento all’altro.

Il Giubileo, simbolo di solidarietà e speranza, sta diventando per queste persone un periodo di angoscia. Le promesse disattese non fanno che acuire il senso di abbandono.


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