I migliori piatti tipici romani

“Quanto sei bella Roma quand’è sera, quando la luna se specchia dentro er fontanone. E le coppiette se ne vanno via, quanto sei bella Roma quando piove”, recita una delle più celebri canzoni di Antonello Venditti, che celebra la magia e la poesia che la nostra capitale è in grado di emanare. Il Colosseo, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, il Pantheon: sono solo una minima parte di ciò che questa città può offrire ai turisti, ma anche ai suoi abitanti, che scelgono di amarla fino in fondo nonostante abbia anche lei i suoi piccoli, grandi difetti.

Ma ci basta pensare al ruolo che ha avuto durante tutta la storia dell’Italia e dell’Europa, alle meraviglie che il popolo romano è stato capace di costruire che qualsiasi problema di infrastrutture, metro in ritardo e traffico riescono in qualche modo a passare in secondo piano.

Oggi come ieri, Roma rappresenta la meta turistica per eccellenza degli stranieri e degli italiani provenienti da altre regioni. Ciò non è dovuto soltanto alla presenza di celebrità, siti importanti sia a livello cinematografico sia storico, ma anche per un altro fattore altrettanto fondamentale e che mette sempre tutti d’accordo: il cibo.

La nostra capitale è infatti considerata la culla della buona e sana cucina, dove è possibile assaggiare i piatti che ancora oggi tutto il mondo tenta di replicare senza successo. Potremmo fare l’esempio della carbonara, a base di pochi semplici ingredienti ma che in dosi sbagliate o con un piccolo errore potrebbe trasformarsi in un totale disastro. Ma quali sono le ricette più famose e apprezzate della tradizione romana?

Carbonara

L’abbiamo già citata come tipico esempio di piatto che viene spesso realizzato in modo totalmente errato, soprattutto, ma non solo, nei paesi anglosassoni. La ricetta originale prevede l’utilizzo due o tre tuorli d’uovo, guanciale fresco, pecorino romano, pepe nero e una bella manciata di spaghetti. Cipolla, pancetta, albumi, panna, burro, sono solo alcune delle assurde varianti che fanno sgranare gli occhi agli chef e al popolo romano.

Gricia

Potrebbe sembrare una versione senza uova della carbonara o un’amatriciana bianca: il suo nome deriva dal colore grigio dei grembiuli che nel 1400 i panettieri indossavano per mascherare la polvere della farina.

Anche in questo caso gli ingredienti si contano sulle dita d’una mano, ma se non ben miscelati tra loro possono dare vita a un vero e proprio fiasco culinario. Pecorino romano, immancabile guanciale fresco tagliato a listarelle, pepe nero e qualche cucchiaio di acqua di cottura per rendere il tutto cremoso.

Cacio e pepe

Ci troviamo di fronte a uno dei piatti più semplici della tradizione culinaria romana: ha origini contadine ed è a base di ingredienti facili da trasportare e soprattutto a lunga conservazione. Questa pietanza infatti veniva gustata per lo più dai pastori, che durante la transumanza erano costretti per molti giorni lontano da casa.

Amatriciana

Una delle pietanze più apprezzate nel mondo, nonché classificata dal 2020 come Specialità tradizionale garantita, l’amatriciana è presente in praticamente tutti i menù di qualsiasi ristorante della capitale. Per realizzare la ricetta originale è fondamentale preparare un sugo composto da un leggero soffritto sfumato con il vino bianco, guanciale di Amatrice, pomodoro San Marzano, pecorino e peperoncino fresco.

Carciofi alla Giudia o romani

Qui abbiamo due versioni di un piatto prelibato e vegetariano: i carciofi alla Giudia si realizzano con una varietà chiamata Mammola, poiché più morbidi e privi di spine. Si lasciano in ammollo in acqua e limone, dopo di che si friggono a testa in giù, affinché questa si apra fino a creare la forma di un fiore dalla consistenza croccante. Quelli romani invece sono cotti in una pentola e vengono imbottiti di aglio, mollica di pane, menta e prezzemolo tritato.

Gnocchi alla romana

A base di semolino, latte, uova e Parmigiano Reggiano, vengono ancora oggi apprezzati per la loro bontà da grandi e piccini. Si tratta di un piatto davvero semplice da fare e che è possibile replicare a casa in pochi minuti. Dando un’occhiata al sito cucinare oggi potrete leggere la ricetta tradizionale completa, inoltre, potrete trovare le recensioni delle teglie da forno migliori con le quali vi sarà possibile realizzare degli ottimi gnocchi alla romana.

Saltimbocca

Non si sa con certezza come questo piatto sia diventato uno dei più famosi della capitale, c’è da dire però che molto probabilmente le sue origini sono bresciane, dunque non esattamente romane o del sud Italia. I saltimbocca vengono preparati con fettine scelte di vitello su cui è adagiata una strisciolina di prosciutto crudo e una foglia di salvia, cotte in una padella con del burro fuso e sfumate con il vino bianco. Alcune ricette prevedono l’utilizzo di speck con aggiunta di scamorza: si tratta però di rivisitazioni di altre regioni e non condivise dai puristi.


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