Il Parco di Centocelle. Un parco a metà. Il resoconto
Un’iniziativa di Impegno Civico per comprendere e rappresentare le dinamiche che avrebbero dovuto portare alla reale e completa fruibilità dell’areaSi è svolta nel pomeriggio di giovedì 11 marzo 2021 l’iniziativa promossa dall’Associazione Impegno Civico che ha visto come protagonista un protagonista mancato di tutto il quadrante Sud-Est della Capitale: il Parco Archeologico di Centocelle.
Poco più di un’ora e mezza di conversazioni e riassunti di ciò che i cittadini, attraverso comitati ed associazioni, hanno saputo delle vicende di questo polmone culturale che ancora non ha cominciato a respirare in autonomia; poco più di un’ora e mezza di resoconti di ciò che negli ultimi anni si sarebbe potuto realizzare e che non si è fatto.
Mauro Caliste, presidente di Impegno Civico per l’occasione nel ruolo di moderatore, ha introdotto il pubblico alle vicende del parco mostrando un filmato risalente a più di un secolo fa: lì, sul pianoro di Centocelle i fratelli Wright volando su un biplano giallo eseguirono per la prima volta al mondo una ripresa aerea, montando una telecamera (anche il cinema era ai suoi esordi) e realizzando un filmato di pochi minuti nel quale si possono vedere scorci e frammenti di una Roma di inizio secolo scorso (https://www.youtube.com/watch?v=98Rk0Evd7B4).
Il pianoro di Centocelle era stato scelto come area di volo perché rialzato e poco abitato, perché posto ai margini della città costruita, perché si poteva non impegnare le forze dell’amministrazione pubblica per renderlo fruibile alla cittadinanza. Oggi il Parco di Centocelle è inserito in una delle zone più popolose di Roma, potrebbe costituire un elemento di forte traino culturale, ambientale ed economico, ha nel suo interno una enormità di evidenze archeologiche, sulla sua superficie vi sono migliaia di essenze arboree importanti per l’ecosistema ma ancora non si è visto un reale e concreto impegno da parte dell’amministrazione di competenza, ovvero il Comune, per la sua realizzazione.
Il Parco di Centocelle è un parco a metà perché sulla carta c’è, esiste, ma nella realtà è ancora una distesa di 120 ettari e poco altro.
Una dolorosa consapevolezza che Mauro Caliste ha voluto ribadire fino all’ultimo, rimarcando anche quanto espresso dai vari relatori che si sono alternati: si sarebbe potuto fare ma purtroppo ancora non si è fatto!
La scrivente in qualità di archeologa, Emilio Giacomi (Italia Nostra Roma), Alessandro Luparelli (Rete Cinecittà Bene Comune) e Luca Scarnati (PAC Libero) hanno rappresentato il parco attraverso gli occhi di lo conosce per le presenze archeologiche che purtroppo sono ancora non fruibili, di chi si è impegnato per salvaguardare un’area importantissima per gran parte del quadrante Sud-Est della Città, di chi lo vorrebbe fruire veramente e non comprende perché questo monumento storico ed ambientale ancora non sia pienamente assegnato alla fruibilità delle persone.
Protesta e proposta, come è stato ribadito più volte, è uno dei motti di Impegno Civico e così nella seconda parte dell’incontro si è cercato di comprendere quanto e cosa le amministrazioni competenti abbiamo realizzato o potrebbero realizzare.
Nunzia Castello, come rappresentante del Municipio anche se in qualità di consigliera di minoranza, Giammarco Palmieri, in qualità di membro della segreteria dell’Assessorato all’ Ambiente per la Regione Lazio e Giovanni Zannola, consigliere di Roma Capitale (anche lui di minoranza) hanno evidenziato come negli ultimi cinque anni praticamente nulla si sia realizzato, fatto, reso effettivamente e seriamente operativo per la realizzazione del parco.
Sia la Castello sia Palmieri, entrambi amministratori nella precedente consiliatura municipale, consapevoli delle lungaggini che si sono riscontrate negli anni passati hanno però chiaramente rappresentato come in questa consiliatura non si sia prodotto praticamente nulla.
Dopo anni, dal 2017 ne sono trascorsi quattro, dal rogo del cosiddetto canalone all’interno del parco è giunta la notizia che al termine di un sopralluogo congiunto tra l’Assessorato all’Ambiente, il Dipartimento Tutela Ambientale e il Provveditorato Opere Pubbliche sia stata ufficialmente consegnata l’aera per realizzare le prime indagini e lavori preparatori alla rimozione dei rifiuti (che quindi, evidentemente, ancora non sono stati spostati).
Forse, ripensando al titolo dell’evento si potrebbe affermare, con amarezza, che il Parco Archeologico di Centocelle non è un parco a metà, ma ad un quarto.
Continuare a parlarne con attivisti, amministratori ed esperti è l’unico modo per far ripartire quel piccolo ed eroico biplano giallo che fece conoscere nel mondo il parco.
Per chi volesse vedere l’iniziativa è possibile farlo andando sulla pagina Facebook dell’Associazione Impegno Civico.