La Capitale dei bicchieri facili: oltre 650mila minorenni italiani bevono alcolici

Un quadro confermato anche dall’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità: 1.310.000 adolescenti italiani tra gli 11 e i 24 anni consumano alcolici

Migliaia di ragazzi e ragazzini in strada, bottiglie in mano e bicchieri ricolmi di cocktail “bomba”. Nell’aria, insieme al rumore delle risate e della musica sparata a tutto volume, c’è l’inconfondibile odore di hashish.

È la fotografia che si ripete ogni weekend nei luoghi simbolo della movida romana: da Ponte Milvio a piazza Euclide, da piazza Bologna a Trastevere fino a Testaccio.

La Capitale di notte è sempre più terreno fertile per un fenomeno che sembra ormai fuori controllo. I controlli delle forze dell’ordine ci sono, ma non bastano a contenere un mercato che continua a prosperare.

A guadagnarci sono alcuni gestori senza scrupoli di bar, bistrot e supermarket, che in barba al divieto di legge vendono alcolici anche a chi ha appena 12 o 13 anni. Qualcuno, scoperto, ha già ricevuto la sospensione della licenza per 15 giorni. Ma la misura, di fatto, non ha frenato un business che sembra crescere invece che ridursi.

E non c’è solo l’alcol. Nelle stesse piazze della cosiddetta “Roma bene”, magazzini e garage abbandonati diventano luoghi di spaccio indisturbato. Lo sanno i ragazzi, lo sanno i genitori. Ma nessuno riesce a fermare la mala movida che avvolge la Capitale.

A lanciare l’allarme sono anche i medici. Al pronto soccorso pediatrico del Bambino Gesù arrivano ogni anno una quarantina di giovanissimi per abuso di alcol.

Un numero che non racconta la reale portata del fenomeno, perché gli accessi sono solo la punta dell’iceberg. A preoccupare è soprattutto la fascia d’età: non più 15enni, ma ragazzi di 11, 12, 13 anni.

«Tra i giovani l’abuso di alcol è ormai sdoganato – spiega Sebastian Cristaldi, responsabile del pronto soccorso pediatrico del Bambino Gesù –. Quando arrivano in ospedale ammettono senza problemi di essersi ubriacati. Non percepiscono i rischi: un organismo in maturazione è più vulnerabile e, nei casi più gravi, l’abuso può portare al coma etilico, a danni permanenti o persino alla morte».

Un quadro confermato anche dall’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità: oltre 1.310.000 adolescenti italiani tra gli 11 e i 24 anni consumano alcolici, di cui 650mila sono minorenni. Numeri che fotografano un esercito di giovanissimi da proteggere, prima che sia troppo tardi.


Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento