“La Croce di Carta” di Luciano Giovannini, presentato in Campidoglio

Il 22 marzo nella Sala Laudato Si', di fronte a un numeroso pubblico

Venerdì 22 marzo 2024, nella “Sala Laudato Si’” in Campidoglio, Luciano Giovannini ha presentato al numeroso pubblico il suo nuovo libro di poesie La Croce di Carta.

Sono intervenuti: Dario Nanni, Consigliere di Roma Captale e Presidente Commissione Giubileo 2025, Roberto Di Sante, giornalista e scrittore, Stefano Baldinu, poeta, Alessandra Prospero, editrice. Numerosi i poeti, i giornalisti, i fotografi e gli amici dell’Autore presenti.

Il primo a prendere la parola il padrone di casa, il consigliere Dario Nanni,  che si è congratulato con Luciano Giovannini per il bel libro, molto significativo, in cui chi lo legge trova un pensiero col quali si può immedesimare, quindi si è complimentato con Alessandra Prospero, della Damon Edizioni di L’Aquila: casa editrice abruzzese, «come i miei genitori che erano di origine marsicana».

Il giornalista Roberto Di Sante, ringraziando Luciano Giovannini per l’invito, ha definito le sue poesie profonde con la capacità di farti immergere nella realtà del pensiero che stai leggendo.

Il poeta  Stefano Baldinu, complimentandosi con l’Autore ha letto numerose poesie tratte dal libro.

La signora Alessandra Prospero ha definito Giovannini una persona speciale ed ha raccontato che suo primo contatto con lui  è stato tramite una telefonata. «In questa telefonata mi ha conquistato, prima che come poeta, come uomo per la sua sensibilità, la sua educazione e il mio istinto ancora  una volta non sì è sbagliato: Luciano è uno dei miei poeti preferiti.»

Luciano Giovannini ha ringraziato la casa editrice, nella persona Alessandra Prospero, che ha avuto fiducia in lui  e quanti hanno apprezzato le sue poesie, ed ha ringraziato le tante persone in sala per la loro presenza.

Roberto Di Sante con disinvoltura e sensibilità è riuscito a coinvolgere il pubblico invitandolo a rivolgere al Poeta domande sulla sua persona e sui i suoi scritti.

A conclusione del piacevole incontro, Stefano Baldinu, trasformato in un brava e preparata guida “Cicerone”, ci ha condotti a visitare tante meraviglie che il Campidoglio “nasconde”.

Luciano Giovannini vive a Roma dove svolge la professione di insegnante d’inglese. Una delle sue grandi passioni, oltre a Shakespeare, è la corsa. C’è qualcosa di molto poetico (e di corsivo) in un poeta al quale piace correre. Forse perché la corsa,– come scrive Giovanni Storti nel suo libro – è qualcosa di futile.

E quando si parla di futilità – aggiunge Giovannini – a chi non viene in mente, presto o tardi, la poesia?  È un’associazione mentale che viene quasi spontanea, o no? Anzi verrebbe da dire che è una di quelle associazioni puntualmente esasperate nella nostra società. Da giovane – ricorda il Poeta – scrivevo poesie e ho intensificato la mia passione durante il periodo della pandemia: «quando dovevo rimanere chiuso in casa ho trovato nella scrittura la mia via di uscita dall’esasperazione».


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